Fabiana Peruzzi presenta “L’archivio fotografico del Quartiere di Porta Santo Spirito: il modello di scheda catalografica e la ricerca storica sui costumi della Giostra del Saracino“.


Sei da sempre stata appassionata di Giostra?

“Ho sempre seguito la Giostra ma la passione vera e propria è nata quando ho iniziato a frequentare attivamente il quartiere nel 2011. Entrando in contatto con questa realtà e con tutte le personalità che la compongono è cresciuto l’interesse e la passione”.

Da Arti Visive alla Giostra del Saracino e all’archivio del Quartiere di Porta Santo Spirito, come nasce questa unione?

“Nasce dalla volontà di fare una tesi legata alla mia città unita alla passione che ho per la fotografia. Nel 2012 fui nominata archivista del quartiere e stilando un primo elenco del materiale contenuto mi resi conto della quantità di fotografie e documenti che negli anni vi erano stati riposti. Informazioni interessanti e importanti che meritavano di essere conosciute e valorizzate. Così mi è venuta in mente questa tesi, scegliendo Archivistica Informatica come materia di laurea che in realtà non rientrava nel mio corso di studi, Arti Visive”.

C’è stato stupore da parte del tuo relatore nella scelta dell’argomento?

“Abbastanza! Inizialmente ha accolto la proposta con diffidenza ma alla fine ha mostrato interesse per l’argomento”.

Quanto tempo hai impiegato per raccogliere le informazioni e realizzare la tesi?

“Molto tempo, circa un anno. La parte più complicata è stata sicuramente l’elaborazione di una scheda catalografica atta a descrivere tutto il materiale eterogeneo contenuto in questo di archivio (fotografie di fotografie, fotocopie di fotografie, cartoline, fotografie di cartolie, etc.). Questo è andato di pari passo con la digitalizzazione (casalinga) delle circa 1.370 unità contenute nell’archivio fotografico e con la ricerca storica”.

È stato semplice trovare tutte le informazioni necessarie per realizzare la tua tesi? 

“Diciamo di no, la metodologia che fin dall’inizio ho cercato di utilizzare è stata basarmi su fonti primarie quali articoli di giornale, riprese video e fotografie. Materiale purtroppo non di facile reperibilità soprattutto per quanto riguarda i primi anni della manifestazione, quelli che mi incuriosivano di più. Successivamente ho integrato le informazioni mancanti con le pubblicazioni più note e con alcuni documenti messi a disposizione dall’Ufficio Giostra, dove avevo effettuato il tirocinio, che ringrazio nuovamente per la gentilezza e la cortesia”.

Quali sono stati gli argomenti più interessanti che hai dovuto sviluppare?

“Tutti!! Mi ero talmente tanto immersa nella ricerca storica che non sapevo più come uscirne. Tra gli argomenti che più mi hanno appassionato c’è stata una ricerca sulle nobili casate che purtroppo non ho potuto inserire nella tesi ma che conservo nell’attesa di un futuro approfondimento.”

Pensi sia interessante ed opportuno fare la stessa analisi all’interno degli altri Quartieri? 

“Assolutamente sì! Penso sia doveroso da parte delle Istituzioni pensare ad una catalogazione di tutto il prezioso materiale contenuto negli archivi dei quartieri, in primis per non perderne la memoria e poi per dotare tanti ragazzi, studiosi e appassionati di strumenti utili per le ricerche. Mi permetto di utilizzare questa occasione per rilanciare una proposta che avevo già avanzato e che era tra la finalità della mia tesi, ovvero la creazione di un portale archivistico istituzionale della nostra manifestazione, risultato di un progetto di studio, catalogazione e digitalizzazione di tutto il materiale fotografico e cartaceo dei quartieri e dei privati che vorranno mettere a disposizione la loro documentazione. Sarebbe davvero un valore aggiunto per la nostra città, la nostra storia e la nostra memoria”.

Un’ottima analisi che tutti i quartieri dovrebbero prendere come esempio. La documentazione storica, ma anche quella presente, della Giostra e dei Quartieri è davvero un importante patrimonio da non perdere, ma da conservare e tramandare di generazione in generazione. Ed è proprio questo il credo dell’intero staff di Correr Giostra.

Estratto Tesi LM_Fabiana Peruzzi