Si fa sempre più insistente la probabilità che a settembre si possa tornare a correr Giostra, ovviamente anche per i più ottimisti la possibilità è accompagnata dalla consapevolezza che qualche limitazione sarà inevitabile.
Ufficialmente sappiamo che la Giostra di giugno, che sarebbe stata la 140esima dell’epoca moderna, è ad oggi formalmente solo rinviata a data da definirsi per le note vicende legate alla pandemia e che invece resta in calendario la Giostra n. 141esima di domenica 5 settembre. Nel mentre si intensificano i rumors che vorrebbero che a settembre si corrano due Giostre, così andando a recuperare anche quella di San Donato.
Facendo un passo indietro a febbraio quando fu presa la decisione sulla sorte della edizione di San donato vi erano due opzioni: cancellazione o rinvio. Queste, stando all’art. 1 del Regolamento, erano le uniche due possibilità.
Se l’atto fosse stato di annullamento ciò avrebbe comportato che l’eventuale seconda Giostra a settembre non avrebbe potuto essere “il recupero” di quella di giugno, che semplicemente sarebbe stata da considerarsi cancellata.
In questa eventualità l’art. 1 sarebbe stato lapalissiano: se si fosse voluto svolgere una giostra in più a settembre non sarebbe potuta che essere una giostra straordinaria la cui competenza per la sua determina sarebbe stata demandata al Consiglio Comunale, previo parere non vincolante della Consulta dei Quartieri, così l’art. 1 ultimo comma:
“Nell’eventualità in cui si verifichino occasioni di carattere straordinario il Consiglio Comunale previo parere della Consulta dei Quartieri, può indire lo svolgimento di ulteriori edizioni per le quali le modalità e i tempi verranno di volta in volta individuati e disciplinati all’interno della deliberazione del Consiglio Comunale”
L’eventuale giostra straordinaria sarebbe anche andata ad incidere sulla numerazione delle Giostre. Infatti se fosse stata calendarizzata con data precedente al 5 settembre avrebbe preso la numerazione 140esima, mentre quella del 5 sarebbe rimasta la 141esima. Al contrario, se fosse stata calendarizzata successivamente alla giostra ordinaria, che sarebbe divenuta la 140esima, sarebbe l’opposto. Quindi in pratica si sarebbe seguito il naturale calendario. Diverso invece il caso di eventuale seconda giostra considerata “recupero” di quella di giugno.
Come già detto a febbraio fu deciso per il mero rinvio della giostra di San Donato. Si può ben sostenere che forse più corretta sarebbe stata la sua cancellazione data la sua anticipazione di per sé sui generis anche nella forma, ma d’altronde una pandemia mondiale non è certo, fortunatamente, una eventualità ordinaria.
Il caso rinvio è ovviamente disciplinato anch’esso dal Regolamento, ma con un passaggio alquanto stringato, recita solamente il penultimo comma dell’art. 1:
“In caso di rinvio ogni edizione della Giostra si corre di norma la domenica successiva”
Quindi da regola Statuaria ogni Giostra rinviata andrebbe corsa la settimana seguente (ovviamente della data ordinaria), la ratio di tale ristrettezza enucleativa è dovuta al contemplare motivazioni ordinarie e contingenti, esempio maltempo.
Non è però acutamente una norma “chiusa”, infatti quel “di norma” lascia spazio anche ad eventuali determinazioni di date di recupero straordinarie, come evidentemente è dato il momento che stiamo vivendo. Tutto ciò ci permette di indicare l’atto di febbraio comunque rispettoso del Regolamento della Giostra anche se per la determinazione della eventuale data di recupero non siamo più nell’alveo dell’ordinario disciplinare.
Ed è appunto questa “straordinarietà” che apre scenari quanto meno meritevoli di interpretazione, infatti c’è da chiedersi quale iter c’è da seguire e quale organo sia competente per la determinazione dell’eventuale recupero. Sfortunatamente il Regolamento su questo non è chiarissimo.
Recita infatti l’art. 2:
“Il Consiglio Comunale delibera, tramite voto a maggioranza qualificata, previo parere obbligatorio della Consulta dei Quartieri, in ordine ai seguenti aspetti: …
– sui programmi annuali e le relative variazioni e alla pianificazione delle attività”
Stante ciò, considerato tutto sopra espresso sull’eccezionalità dell’individuazione della data di eventuale recupero e quindi tale da considerarsi un distaccamento rientrante nell’alveo di “variazione” ai programmi e pianificazione delle attività annuali la competenza per determinarla spetterebbe al Consiglio Comunale e la Consulta avrebbe solo compiti di parere non vincolante. Si noti in ultimo che la Consulta avrebbe non solo compiti consultivi, ma anche propositivi, quindi in caso di inerzia del Consiglio Comunale, la proposta potrebbe comunque pervenire dalla Consulta, anche se sempre non vincolante.
Una seconda opzione, anche se forse meno aderente, la propone sempre l’art. 2 che prosegue disciplinando le competenze della Giunta Comunale:
“La giunta delibera, previo parere obbligatorio vincolante della Consulta dei Quartieri, in ordine a: …
– ogni variazione del palinsesto della Giostra del Saracino”
Quindi, se si considerasse il caso in esame rientrante nella qualifica di semplice questione di “palinsesto” la competenza sarebbe in capo alla Giunta Comunale, ma solo previo parere, questa volta vincolante, della Consulta.
Ma non sarebbe finita qui, poiché prosegue sempre l’art. 2:
“Relativamente all’approvazione e modifica del Disciplinare della scenografia e ogni variazione del palinsesto della Giostra del Saracino, la Giunta dovrà acquisire anche il parere obbligatorio e vincolante del Consiglio della Giostra”
Quindi, se prendessimo per buona questa seconda opzione, anche il Consiglio della Giostra sarebbe obbligato ad esprimersi e il suo parere sarebbe vincolante al pari di quello della Consulta. Per ciò l’eventuale determina della Giunta dovrebbe passare un doppio vaglio, appunto della Consulta dei Quartieri e del Consiglio di Giostra, ma non quello del Consiglio Comunale.
Una considerazione lo merita la numerazione delle Giostre. Dato per appurato che l’eventuale seconda Giostra sarebbe quindi il recupero di quella di giugno, questa, a prescindere che si decidesse di correre prima del 5 settembre o successivamente, rimarrebbe sempre la numero 140esima, mentre quella del 5 manterrebbe fissa la numerazione numero 141esima.
D’altronde un caso simile si verificò nel 1991, quando la Giostra numero 80 in calendario il 25 agosto causa maltempo fu rinviata il giorno 8 settembre, una settimana dopo la giostra numero 81 che regolarmente si tenne domenica 1 settembre. Mentre, ovviamente, se non si dovesse recuperare l’edizione di giugno, quella del 5 settembre sarebbe la 140esima.
Giova inoltre considerare che, stante tutt’ora in sospeso la giostra di San Donato, anche nel quale caso si decidesse di non ricorrerla, l’atto per la sua cancellazione dovrebbe seguire un iter come sopra esposto. Non solo per rispetto delle normative, una cancellazione certamente rientra nelle casistiche statuarie sopra elencate, ma anche per evitare spiacevoli precedenti arbitrari per il futuro.
D’altronde non più tardi di due anni fa, con parere favorevole di tutto il Consiglio Comunale, furono apportate modifiche al regolamento, oggi siamo chiamati a darne seguito con serietà e rigore, per la credibilità dell’assemblea cittadina e il bene della manifestazione in primo luogo.
Riccardo Pichi