Elia il castigamatti. Come da facile pronostico, Porta Santo Spirito ha vinto la 147′ Giostra del Saracino e portato a 41 il totale dei suoi successi, MA nessuno poteva immaginarsi una competizione così combattuta, incerta e ricca di colpi di scena che, ad ogni Quartiere, ha dato, almeno una volta, la possibilità di chiuderla.

Aprono le ostilità i cruciferini che, prima gioiscono per il V netto di Innocenti su Romina de Moscheta e, pochi minuti dopo, addirittura esultano per l’inaspettato IV netto di Scortecci su Doc, che fa piombare i favoriti gialloblu nella disperazione. Ma non finisce qui perché anche Marmorini, per i bianco crociati, chiude la sua carriera sul IV. Il V netto di Rossi con Hollywood, per Porta del Foro, chiude questa prima tornata di carriere dove i 2 binomi favoriti (Scortecci/Doc e Marmorini/Toro Seduto) vengono battuti da quelli esordienti dei cruciferini (Innocenti/Romina) e dei giallocremisi (Rossi/Hollywood).

Tutto cambia nella seconda tornata dove pesano non solo gli aspetti tecnici, ma molto di più quelli psicologici. Per chi è dietro, cercare il tutto per tutto, libera da ogni responsabilità. Invece per chi è avanti, la paura di sciupare quanto di buono fatto dal compagno, condiziona fortemente la prestazione. Vanneschi porta all’esordio Skate, cavallino veloce che, a differenza di Pinocchio, lo costringe a cercare il tiro senza ‘uscire’ dall’assetto. Il IV vicino al centro è un buon tiro ma di fatto riapre la Giostra a Santo Spirito e a Sant’Andrea. Cicerchia che, poche ore prima, aveva dovuto rinunciare ad Olympia infortunatasi nell’ultimo allenamento al Campo Prova dedicato a Edo Gori, si affida ancora una volta a Tony, con cui aveva giostrato la prova Generale, Elia Taverni. Con una ottima carriera, andando subito in mira, Elia pareggia il conto con i cruciferini, colpendo uno splendito V.  E lo stesso fa anche Montini, in sella a Bianca, per Sant’Andrea. Con tre Quartieri a 9 punti, si porta al Pozzo, in sella a Lakota, l’esordiente Matteo Vitellozzi. Con gli occhi di tutti gli spettatori che seguono la punta della sua lancia che finire sul IV orizzontale, Porta del Foro sbaglia il suo primo ‘match ball’ mandando tutti agli spareggi.

Porta Crucifera si affida ad Innocenti, che con Romina, rappresenta sicuramente il binomio più affidabile. Nonostante una buona carriera, la punta della lancia oltrepassa il centro e si ferma sul II orizzontale, spegnendo ogni speranza di successo. A questo punto il neo capitano Pino, manda al Pozzo Scortecci, sicuro che questa volta colpirà il centro. E cosi sembra anche perché Gianmaria esulta e la Piazza confema. Ma, colpo di scena, la punta della sua lancia è ancora sul IV. Come dichiarerà a fine Giostra lo stesso giostratore ”Oggi non farei V neanche se fosse grande come un pallone da calcio”. E così si arriva al ‘match ball’ di Sant’Andrea che sceglie Montini che aveva colpito il centro nella carriera ordinaria. Ma questa volta Bianca si allarga un po’ troppo, impedendo al giostratore di raggiungere il centro. Il IV pareggia il conto con Santo Spirito ma espone il fianco a Porta del Foro che per la seconda volta è nella condizione di vincere la Giostra del 25′ Giubileo della Speranza. Ma la speranza dura poco perché Rossi, non solo marca appena III punti sulla Targa, ma viene anche penalizzato di 2 per la carriera lenta di Hollywood, gettando i chimerotti nella disperazione.

2′ Spareggio

Auto-eliminatisi Porta Crucifera e Porta del Foro, ancora increduli di non aver approfittato del ‘doppio fallo’ di Scortecci, entra in campo Elia il Castigamatti (letteralmente: quello strumento (Elia) che punisce con efficacia e rimette in riga) con una carriera impeccabile, puntando fin dall’inizio il rosso centro, esulta per un’impresa che sembrava impossibile dopo: l’infortunio improvviso di Olympia, il IV di Scortecci in carriera ordinaria, e il IV ancora di Scortecci agli spareggi. Nonostante la Giuria ci metta qualche minuto di troppo, alimentando il dubbio, ci pensa l’Araldo con un’interpretazione magistrale, a comunicare alla Piazza la sentenza: V. Solo di routine la carriera del biancoverde Marmorini che, con una traiettoria troppo interna, colpisce il IV verticale (alto sulla riga con il III) auto-eliminandosi.

Elia il Castigamatti, padrone assoluto di questa 14′ vittoria della coppia gialloblu,  rimette tutti in riga e punisce chi non ha approffitatato della giornata ‘NO’ di Scortecci. Anche questa volta la ‘sorte’ ci ha messo del suo. Così mentre tutti eravamo in attesa di sapere se la congiuntivite avesse permesso a Toro Seduto di correre la 147′ Giostra, si infortunava Olympia che aveva corso una lenta simulata in 4,84.

Non sapremo mai se dal cambio di cavallo, Cicerchia sia stato avvantaggiato o svantaggiato, di certo sappiamo che,  con i sostituti Ninnittu e Tony, ha fatto sempre V. Questi sono i fatti, ciò che vale.

Aspettando Settembre

come sempre il bicchiere è mezzo pieno e così per gli ottimisti (PC PdF PSA), pur perdendo si penserà di aver buttato via la vittoria ma di potersela giocare, mentre per i pessimisti (PSS) si crederà che non c’e’ stata partita, neanche se Santo Spirito la gioca con un solo campione.

Ma come sempre questa è solo una ‘battaglia’, non la fine della guerra, che riprenderà il 7 settembre, puntuale come sempre, ad ora diciassettesima perché: è la nostra Festa.

  Giorgio Marmorini