Marco Geppetti: “Santo Spirito sempre al lavoro per migliorare”

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Siamo andati alle Scuderie Edo Gori a trovare il Capitano di Porta Santo Spirito Marco Geppetti decano tra i Capitani. Dal 2012 ad oggi ha collezionato tredici lance d’oro vinte una in meno rispetto al record che detiene Guido Raffaelli in arte “Ciuffino”, vincitore della 145 Giostra del Saracino.

Dopo un anno lontano dalle vittorie e alcune dimissioni all’interno del consiglio Santo Spirito veniva dato in “fase calante”, ma come hai detto tu Santo Spirito ne è uscito a testa alta. Quale è il segreto per superare gli ostacoli rimanendo sempre uniti sia nei momenti negativi che in quelli positivi?

La ricetta è sempre la solita, ci conosciamo. Abbiamo fiducia nel nostro lavoro e sapevamo di non essere finiti o chissà cos’altro. Il Quartiere è rimasto compatto perché quando c’è da recuperare e fare giostra Porta Santo Spirito sa cosa deve fare. Non sempre si riesce a vincere ma le soddisfazioni come quelle ottenute a giugno sono importanti.

Come ti relazioni in piazza con Stefano Pelosi e quale, se c’è, il suo coinvolgimento nelle strategie?

Con Stefano e con i ragazzi c’è un rapporto importante. A volte basta solo uno sguardo tra di noi. C’è un colloquio continuo sia alle scuderie che in Piazza. In particolare in Piazza cerchiamo di arrivare sempre organizzati e non abbiamo bisogno di tante parole, l’intesa è perfetta. Abbiamo una squadra tecnica che ha un’importanza fondamentale come ha sempre avuto anche nel passato. Stefano è il nostro allenatore e negli anni trascorsi insieme siamo soddisfatti del suo lavoro e lui è apprezzato da tutti. È un punto di riferimento importante per tutto il Quartiere.

Sei il capitano più vincente di Porta Santo Spirito con 13 vittorie e dietro nell’albo d’oro dei capitani solo a Guido Raffaelli “Ciuffino” (14 vittorie), ci pensi mai a questo record e nel caso cosa significherebbe per te eguagliare o superare il mitico capitano rossoverde?

Questa è una domanda che mi fanno spesso negli ultimi anni. Il mio obiettivo non è di certo eguagliare o superare Ciuffino assolutamente. Come ho sempre detto nutro un grande rispetto per la sua persona e il ruolo che ha ricoperto, sono cresciuto con questo mito con quel capitano lì: il capitano per eccellenza. Devo dire che ho la fortuna di rappresentare il mio quartiere in un ruolo importante, ho sempre cercato di dare una mano ma mi sento un soldato; una persona che mette a disposizione quello che sa fare per il suo Quartiere. Le vittorie contano e contano per il quartiere. Per quanto riguarda i record ci penso come farebbero tutti ma non è il mio obiettivo sono contento di avere dato un contributo, spero utile, al mio Quartiere e averlo portato dove si trova oggi. Ho vissuto un periodo in cui il Quartiere era in fondo al gruppo, oggi è in cima e ne vado orgoglioso come orgogliosi sono tutti i quartieristi. Chiudo dicendo che vedere il popolo gialloblu in festa è la soddisfazione più grande.

Alcuni addetti ai lavori hanno detto che a giugno tutti i quartieri hanno sbagliato qualcosa e che gli errori non saranno fatti a settembre. Santo Spirito in cosa deve migliorare per vincere anche la prossima sfida?

Santo Spirito per vincere deve fare quello che è capace di fare, e quando ha l’occasione di chiudere la Giostra, deve chiuderla perché a giugno abbiamo avuto una possibilità e siamo arrivati vicino ma vicino non conta. Dobbiamo essere capaci di fare questo, quando abbiamo la possibilità di dare la zampata dobbiamo darla. Alla carriera di spareggio ci siamo trovati nella stessa situazione e abbiamo colto le nostre possibilità. Le giostre si vincono in quel modo.

Il lavoro alle scuderie è proseguito durante l’estate a partire già dal dopo giostra nonostante la vittoria poteva dare un pò di riposo. Ci potresti fare un bilancio di questa estate di lavoro a San Marco?

È stata un’estate calda. Sia in caso di vittorie o sconfitte solo pochi giorni di stop, a giugno dovuti anche all’euforia della vittoria, siamo sempre tornati subito qui a lavorare. È bello vedere i ragazzi che non si tirano mai indietro alla ricerca di soluzioni per migliorare ancora, soprattutto nei dettagli, perché di questo si tratta.

Quali sono i cavalli su cui si punta per il futuro il Quartiere?

I cavalli che hanno fatto la Prova Generale e la Giostra a giugno sono andati molto bene e di questi bisogna dare merito ai ragazzi e a Stefano che sono riusciti a portarli al top. Avevamo un binomio con Elia Pineschi e Salvo che esordiva in Piazza ed è stato un crescente con il cavallo durante tutta la settimana di prove, nonostante il punto non sia venuto. Salvo è un cavallo su cui puntiamo e uno dei più giovani. Non dobbiamo dimenticarci che ad oggi con i limiti di età posti a 19 anni (sui cavalli ndr), devi essere pronto a sostituire i cavalli in prospettiva. Un cavallo da Giostra non lo fai in un paio di mesi ma ci vuole il tempo. Su Salvo stiamo lavorando da un anno e siamo contenti dei suoi progressi. Allo stesso tempo andiamo in Prova Generale con la Pine che è una cavalla che ha già fatto una Giostra e una Prova Generale, per noi è una novità e vogliamo avere dei riscontri sui risultati anche con lei, nonostante sia una cavalla più complicata. Per quello che riguarda Olympia e Doc, loro sono i nostri titolari inamovibili.

Un ringraziamento da Correr Giostra a Marco Geppetti per l’ospitalità e disponibilità che ci ha dato.

 

Leonardo Gambacorta