Riceviamo e pubblichiamo da un lettore il “pensiero” che vuol condividere con tutti gli appassionati della Giostra del Saracino.

“….mia bella e amata giostra mamma di tutti noi aretini, madre di chi anche ti rinnega ma non può fare a meno di nominarti in quelle giornate di sole dove l’uva si tinge di saracino.

 ..sei così bella in tutti i tuoi colori in tutta la tua grande voce di aretinita’ che per un giorno ci accomuna e ci avvolge all’interno del tuo magico mantello.

Io ti voglio tutta intera dall’inizio alla fine come fine è il sole che tramonta nella prima domenica di settembre. ..

non meriti di essere privata nemmeno di una bandierina sventolata con gioia da un bambino in braccio a suo padre

se amarti significa aspettarti ancora per rivederti sempre più bella nel nome di una festa di tutta la tua Arezzo allora io ti aspetterò ancora

ma non voglio vederti in parte come un film muto senza musica e voce ma tutta intera nel tuo splendore perché solo così io saprò che sei Arezzo e Arezzo vincerà..”