Dall’inverno del 2007 guida il quartiere di Porta Sant’Andrea, nell’albo d’oro il suo nome è riportato per ben dieci volte. Maurizio Carboni è il decano dei Rettori ma soprattutto è la guida del popolo biancoverde.
Anche per lui inizia un nuovo triennio, dove Sant’Andrea non starà certo fermo a guardare, ma come racconta la sua storia, sarà ancora una volta alla ricerca di nuove sfide per essere un punto di riferimento per tutto il mondo dal saracino.
Dopo aver raccolto l’eredità di un grande della storia del saracino, Faliero Papini, il suo rione ha continuato a vincere in piazza e fuori attraverso iniziative, socio-culturali-sportive che hanno messo Sant’Andrea sempre al centro.
Uno dei più lunghi rettorati della storia, ma se uno pensa che gli possano pesare si sbaglia. Maurizio Carboni, l’uomo del fare, è carico come se fosse la prima volta.
“Il peso non lo sento nel modo più assoluto, in quel caso non avrei accettato la nomina e non mi sarei candidato. Sono contento del mio percorso fatto fin qui, dei successi ottenuti insieme ai vari gruppi, dirigenti e ragazzi che in tutti questi anni sono stati al mio fianco ma detto questo non sono certo appagato. L’obbiettivo in questo triennio è sicuramente quello di completare la scuderia perchè necessita di alcuni lavori sulla pista in conseguenza dell’ultimo acquisto fatto e poi dovremo coordinare nuovi lavori per rendere ancor più accogliente questo bellissimo posto. Alle scuderie si lavora e si prepara la giostra ma deve essere un posto accogliente dove le persone si possono riposare e rilassare in tranquillità”.
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