Ultimo appuntamento con le giostre disputate il 1 settembre. Corre l’anno 2013, Fabio Polvani racconta il successo di Porta Sant’Andrea.

Siamo arrivati all’ultima Giostra che si è corsa il 1 Settembre: quella del 2013 vinta da Porta Sant’Andrea con Stefano Cherici ed Enrico Vedovini. Al tirar delle somme la tradizione del 1 Settembre dice che questa data è sempre stata indigesta a Porta Crucifera che non è mai riuscita a vincere. Sant’Andrea ha ottenuto cinque successi, Santo Spirito e Porta del Foro due.

A conferma che questo giorno ha spesso portato fortuna ai biancoverdi, in quel Settembre 2013 Sant’Andrea trionfò con nove punti. A Giugno invece aveva fatto festa Porta Santo Spirito con la giovane coppia Elia Cicerchia e Gianmaria Scortecci. Il 1 Settembre invece sorrise ai biancoverdi grazie ad un centro di Stefano Cherici ed al susseguente quattro di Vedovini.

Il sorteggio aveva assegnato il primo tiro alla Porta del Foro del compianto Rettore Sandro Sganappa. Il capitano Dario Tamarindi scelse l’ex rossoverde Daniele Gori per ottenere subito un punteggio capace di indirizzare la Giostra verso San Lorentino. Ma Gori si fermò sul settore del due vanificando le speranze della Chimera. I giallocremisi protestarono a lungo per un’azione di disturbo. La carriera però fu ritenuta valida. Quello dei disturbi è sempre stato un problema fin dagli albori del Saracino. Nel 1932 una cagnetta attraversò improvvisamente la lizza mentre correva Giuseppe Neri di Santo Spirito. La leggenda dice che sia stata volutamente liberata nella Piazza dai quartieristi di Colcitrone per mettere in difficoltà l’avversario considerato più temibile. Con il cavallo imbizzarrito, il giostratore tornò al Pozzo. Corse nuovamente la carriera e colpì il tre. Nacque così il primo parapiglia nella storia della Giostra con alcuni rossoverdi, tra i quali un dirigente, espulsi dalla Piazza. Il Rettore Gino Paci minacciò di abbandonare la Giostra ritirando giostratori e figuranti. La giuria, dopo l’iniziale imbarazzo, regolamento alla mano stabilì di annullare la corsa di Giuseppe Neri. Porta Crucifera finalmente si calmò e ottenne la sua prima vittoria con Donatino e Tripolino dopo un tiro di spareggio con San Lorentino.

Torniamo al Saracino del 2013. Dopo il due di Daniele Gori arrivò il perfetto cinque di Stefano Cherici. Sant’Andrea, come si dice in gergo, era riuscita a “forzare” la Giostra e tutti gli altri erano adesso costretti ad inseguire e rischiare. Per poco non ce la fece Santo Spirito a pareggiare subito i conti con un tiro di Gianmaria Scortecci che finì sul quattro, ma mancò il cinque per pochissimi millimetri. Sbagliò tutto invece Carlo Farsetti, che nel frattempo era passato da Santo Spirito a Porta Crucifera, con un tiro finito sul due.

La seconda carriera iniziò con un bel quattro del giovane giallocremisi Stefano Mammuccini. Per Sant’Andrea Enrico Vedovini corse sul velluto e si affidò ad un tiro sicuro sul settore dei quattro punti. Cercarono il centro Elia Cicerchia e Alessandro Vannozzi che però si fermarono sul quattro proprio ad un soffio dal cerchietto rosso.

Con nove punti la lancia d’oro prese la strada di Piazza San Giusto. Un solo cinque, ma almeno tre tiri sfiorarono il centro in una Giostra che confermò la crescita dei valori di un Saracino tecnicamente sempre più vicino alla perfezione.