Ancora un triste giorno, ma c’è luce in fondo al tunnel

E quella a me: «Nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice ne la miseria; e ciò sa ’l tuo dottore

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E quella a me: «Nessun maggior dolore
che ricordarsi del tempo felice
ne la miseria; e ciò sa ’l tuo dottore.

Inferno canto V



Questa citazione del Sommo Poeta sembra particolarmente azzeccata per descrivere la giornata di oggi per almeno due motivi:

1) È la terza volta che ci troviamo a commentare una giornata vuota, che ci lascia da soli con i pensieri di quello che sarebbe potuto succedere, di quello che sarebbe dovuto accadere. E allora possiamo dire che fa davvero male trovarsi di nuovo a cercare parole per riuscire a colmare quel vuoto sapendo già che niente lo potrà riempire. Le bacheche social degli aretini in questi giorni hanno iniziato a popolarsi di ricordi, di immagini di festa e di rabbia, quasi a voler cercare di tenere viva la tradizione che ci vede fieri di sfoggiare la nostra appartenenza in queste giornate dell’anno. Ma oggi è ancora una giornata triste, oggi sarà ancora una volta il silenzio a vincere, rotto soltanto dalle urla dei nostri ricordi.


2) Il riferimento a Dante non era ovviamente scontato; come tutti sappiamo la consulta ha dato il via libera quantomeno per il non annullamento della Giostra di settembre, questo segnale vuol dire che si farà tutto il possibile per cercare di non perdere la quarta Giostra consecutiva. La lancia d’oro sarà dedicata proprio a Dante Alighieri e le polemiche che ne hanno seguito la decisione insieme al fatto che i Quartieri stanno iniziando gradualmente a riprendere le iniziative ci catapultano già in quel clima frizzante che è caratteristico della nostra manifestazione. Tutto questo (tralasciando in questa sede ogni valutazione su una eventuale Giostra con “limitazioni”) ci porta comunque a vedere quella tanto agognata luce in fondo al tunnel, per tornare presto a smettere di vivere soltanto di ricordi.

Leonardo Maccioni