Questa sera alle 21.30 si disputerà la 51esima Prova Generale in vista della 141esima edizione della Giostra del Saracino che sarà corsa in memoria di Marcello Innocenti, capitano plurivittorioso del Quartiere di Porta del Foro.

ALBO D’ORO PROVE GENERALI

MARCELLO INNOCENTI 
Marcello Innocenti, aretino Doc e storico abitante di San Leo, è stato il capitano per eccellenza del Quartiere di Porta del Foro, un grande uomo, conosciuto in tutto il mondo della Giostra del Saracino per le sue capacità giostresche, ma anche per le sue doti umane dettate da profonde e sentite convinzioni morali. Capitano plurivittoriso, con lui si è aperta l’epoca d’oro dei trionfi giallo cremisi a cavallo degli anni ‘80 e dei primi ‘90, con la coppia formidabile formata da Paolo Parigi e Mario Capacci. Dal 1982 fino al 1990, ha portato in dote alla rastrelliera giallo cremisi ben 7 Lance d’Oro con tre rettori diversi, Mario Fratini, Lionello Scolari ed infine ha aperto il ciclo di vittorie di un’altra figura storica di Porta del Foro, il Rettore Onorario, Giancarlo Felici. “Il Ciotela”, popolarmente conosciuto con questo soprannome datogli dai suoi ragazzi del tempo, ha riportato in San Lorentino le Lance D’oro dei cappotti del 1982 e del 1985 oltre alle Lance d’Oro del 10 settembre 1983, del 4 settembre 1988 e del 26 agosto 1990. Persona schietta e tutta d’un pezzo, rispettoso delle regole, era amato da tutti e perfino i “suoi” giostratori hanno a più riprese affermato di non aver mai avuto uno screzio o divergenza durante tutto l’arco temporale del suo capitanato.
Molti gli aneddoti che potremmo raccontare su Marcello, come negli anni della rivalità con Porta Sant’Andrea nei quali era stato bersaglio con molti scherzi. Con i biancoverdi massimo rispetto tanto che per lui avevano comunque un grande affetto per il suo carattere cordiale. Memorabile il bicchiere di amaro “18 Isolabella” che un suo amico, dirigente di
Sant’Andrea gli lasciò pagato al Circolo di San Leo dopo la diciottesima vittoria biancoverde che, nel 1991, sancì il sorpasso sui rivali giallo cremisi. Attese ben tre giorni per berlo, aspettando la presenza del rivale, sotto lo sguardo divertito del gestore e amico “Ghigo” Morelli, quartierista rossoverde e quindi arbitro imparziale. Durante la sua vita è stato uno dei motori e anima del Circolo Acli della “sua” San Leo del quale è stato numerose volte dirigente e appartenente all’Associazione Marinai d’Italia per via della sua militanza della Marina Militare Italiana le cui mostrine ha voluto assieme al foulard dell’amato quartiere addosso al momento del lungo viaggio eterno.

Nel lavoro era stato a lungo artigiano presso la “Chimera neon”, poi proprietario dell’edicola di San Leo ed infine gestore del bar/tabaccheria dell’allora Hotel Truciolini. Con lui se ne è andata una grande parte della storia giallo cremisi e di tutta la Giostra del Saracino, ma il suo ricordo sarà di esempio e di sprone non soltanto per chi ha avuto la fortuna di averlo a fianco, ma anche per le generazioni a venire.

I GIOSTRATORI 
A scendere in lizza stasera contro il Buratto saranno i giostratori di riserva. Porta del Foro schiera Roberto Gabelli su Oliver e Edoardo Falchetti su Fusona. Per Crucifera Niccolò Paffetti e Andrea Bennati rispettivamente su Orione e Toro seduto. Porta Sant’Andrea punterà su Matteo Bruni su Bianca e Leonardo Tavanti su Pupo. Per il quartiere di Porta Santo Spirito confermati Elia Pineschi e Elia Taverni rispettivamente su Faustino e Farfalla.

IL PIATTO D’ARGENTO E LA PORCHETTA
Il quartiere vincitore riceverà dal Sindaco di Arezzo il Piatto d’argento, trofeo della Prova Generale. Per l’occasione si rinnova anche la collaborazione con l’Associazione Macellai Aretini che offrirà al quartiere vincitore la tradizionale porchetta e alla quale va il ringraziamento da parte dell’amministrazione comunale e dei rettori dei quattro quartieri. Anche la Fraternita dei Laici, al fine di partecipare alla valorizzazione della Giostra del Saracino, omaggerà con due magnum dei vini di Fraternita i due giostratori del quartiere vincitore.

Alessandro D.