In una lunga intervista rilasciata ad Arezzoweb.it il vice sindaco Gianfrancesco Gamurrini ha toccato molti aspetti della Giostra, delineando linee guida generali ed entrando nello specifico della cronaca.

Il primo aspetto riguarda la stagione estiva, Gamurrini ricorda che è necessaria una delibera di Giunta per confermare la cancellazione della Giostra di giugno dopo la decisione informale presa dalla Consulta dei Quartieri, ma sarà un atto dovuto dato il protrarsi dell’emergenza covid 19.

La conditio sine qua non è che si sia ritornati alla totale normalità, non volendo e potendo correr giostra a porte chiuse e considerando la totalità degli eventi come necessari, comprese le settimane pre giostra indispensabili anche per le finanze dei quartieri, quindi viene confermato che la giostra si farà se sarà possibile svolgerla al 100% in tutte le sue sfaccettature. Rimane la data di fine giugno come momento per fare il punto sulla situazione, ma per mettere in moto tutta la macchina organizzativa basta un mese, quindi si potrà aspettare fino a fine luglio come ultima data per prendere la decisione definitiva.

Per quanto riguarda gli allenamenti dei giostratori sembra che a presto potranno riprendere, infatti è stato annotato che di concerto con l’assessore alla sicurezza Magi gli allenamenti presso le strutture dei quartieri potranno svolgersi dopo una dichiarazione alla prefettura.

Per quanto concerne la realizzazione della Lancia d’Oro per quest’anno tutto ritornerà nelle esperte mani del maestro Conti, per motivi chiaramente organizzativi infatti non sarebbe possibile affidare la realizzazione ad un artista internazionale per l’edizione di settembre come è stato negli ultimi anni.

Saremmo invece in dirittura di arrivo per il rinnovato museo della Giostra, l’esposizione di vecchi costumi e altri cimeli sarà arricchito da un percorso storico innovativo con una stanza interattiva dove poter vivere virtualmente tutti gli aspetti della manifestazione.

Per l’annosa questione del rifacimento dei costumi l’amministrazione non è stata ferma. Ricorda l’assessore che per la realizzazione dei bozzetti per i primi due anni e mezzo si era affidato ad ex Istituto d’arte, ma il rapporto non si è concretizzato. Si è allora diretto verso un incarico esterno e sono state iniziate trattative con un artigiano umbro e la sartoria Tirelli di Roma, purtroppo l’iter si è fermato per il sopraggiungere dell’emergenza corona virus che ha creato incertezze di bilancio. Comunque il percorso è avviato e le tempistiche sarebbero di un anno per i bozzetti e tre anni per la realizzazione completa dei 400 costumi.

Per quanto infine concerne la consegna della lancia al Quartiere vincitore la soluzione del terrazzino non piace perché fa mancare al momento di festa il calore diretto del popolo, rimangono però sul piatto problemi di sicurezza, ma se fosse per lui la possibile soluzione potrebbe essere realizzare una tribunetta con rettori e sindaco espressamente dedicatagli.

Non ultimo è stato riservato un momento di compiacimento e condivisione per il ruolo sociale che sempre più i quartieri e le compagini associative stanno assolvendo con grande responsabilità.