E’ stato presentato questa mattina il Libro dei Palinsesti della Giostra del Saracino, l’importante lavoro curato dal coordinatore di regia Enrico Lazzeri su mandato del Consiglio della Giostra e realizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale, i quartieri, le associazioni e le diverse componenti della manifestazione che riunisce in un’unica pubblicazione i palinsesti di regia di ognuna delle cerimonie dellAnno Giostresco fissandone i rituali per tramandare in maniera fedele nel tempo memoria e tradizione. Cerimonia per cerimonia, l’anno giostresco scorre allinterno del libro tra le descrizioni degli eventi, i disegni degli schieramenti che i figuranti devono rispettare, il programma dettagliato, gli orari, i partecipanti, i palinsesti in caso di maltempo nonché tutte le esclamazioni dell’Araldo e delle autorità in campo riunite in un’unica pubblicazione, ad oggi mancanti. E poi dettagli, accortezze, consuetudini non scritte che adesso trovano posto su cartaIl tutto corredato da bellissime foto che tinteggiano tra colori ed emozioni le rappresentazioni schematiche.

Tra le pagine di questo libro, in cui niente è lasciato al caso scrive nella prefazione del libro il sindaco Alessandro Ghinelli c’è tutto quello che rappresenta la Giostra del Saracino, ma da un punto di vista completamente differente, quello dei palinsesti di ogni singolo evento. Regole, schieramenti, coordinamento, attenzione ai minimi dettagli, ordine che non lascia campo a libere interpretazioni e che si ripete per ogni appuntamento, dalla Donazione dei Ceri al Beato Gregorio X Papa alla Giostra di settembre: in ogni piazza, per ogni cerimonia, c’è da rispettare un programma preciso, un numero di partecipanti ben definito, formule, testi e parole che i protagonisti devono pronunciare per marcare la solennità dei diversi momenti. Una pubblicazione che testimonia come, oltre l’estemporaneità dei protagonisti in piazza, il folklore, il forte senso di appartenenza e l’orgoglio dei colori, c’è un rigore definito, codificato e imprescindibile.

Ad aprire la mattinata, introdotta dal direttore di Teletruria Luca Caneschi, lassessore Simone Chierici in rappresentanza del Comune di Arezzo: “Una pubblicazione che serve al presente, ma anche e soprattutto al futuro – commenta e che chiarisce perfettamente come la Giostra del Saracino non sia solo folklore, ma anche precisa e puntuale organizzazione, per questo la codificazione e la raccolta in un unico volume di norme che erano sì esistenti, ma per lo più scritte in palinsesti separati, è senza dubbio un punto importante nella crescita della manifestazione”.

Oltre duecento pagine nelle quali trovano posto, raccontate nel minimo dettaglio, tutte le cerimonie dell’Anno Giostresco per ognuna delle quali è elencato l’esatto numero di partecipanti, ogni momento del programma, dalla partenza dalle rispettive sedi di quartieri e associazioni fino all’arrivo nel luogo della cerimonia, schieramenti, percorsi ordinati, precise postazioni, geometrie perfette che contribuiscono a creare “quadri” impeccabili capaci di regalare allo spettatore un colpo docchio d’eccezione.

“Un’opera straordinaria precisa il consigliere comunale delegato alla Giostra del Saracino Paolo Bertini che cristallizza in un volume prestigioso ogni cerimonia dellAnno Giostresco, un lavoro certosino che ha richiesto uno sforzo importante da parte di tante persone, dal Consiglio della Giostra che ha elaborato le scenografie e quanto poi riunito con cura e lavoro da Enrico Lazzeri all’interno del libro, all’Ufficio Politiche Culturali e Turistiche Giostra del Saracino senza il quale questopera non sarebbe stata possibile da realizzare. In questa ottica mi preme sottolineare che da quando ho avuto lonore di curare lorganizzazione della manifestazione, insieme allufficio, abbiamo partecipato a ogni bando regionale o nazionale che prevedesse finanziamenti e puntualmente abbiamo sempre vinto disponendo di risorse impiegate perlo sviluppo e la crescita della Giostra del Saracino: la pubblicazione di questo libro ne è un esempio, così come lo sono la digitalizzazione dell’Archivio fotografico della Provincia, un lavoro mastodontico che presenteremo nelle prossime settimane e che renderà fruibile immagini che rappresentano tutto il nostro bagaglio storico, e il virtual tour, anchesso presentato a breve, delle sedi dei quartieri, delle associazioni e del Palazzo Comunale, vere e proprie opere d’arte che potranno essere visitate con un semplice clic”.

Arrivare fino a qui è stato un lavoro lungo prosegue Martina Municchi, presidente del Consiglio della Giostra per il quale ringrazio, oltre ad Enrico Lazzeri, ogni componente, attuale o precedente, del Consiglio. Oggi abbiamo uno strumento di lavoro che spero possa servire a tutti coloro che affronteranno un percorso legato alla scenografia della Giostra, un motore nascosto ma fondamentale nel racconto della manifestazione. Spesso ci concentriamo solo su quei pochi secondi che vedono i giostratori sulla lizza contro il Buratto dimenticandoci che la Giostra e molto, molto, più di questo, soprattutto agli occhi del mondo esterno, ed avere finalmente uno spettacolo teatrale con tutti i copioni scritti è un risultato decisamente importantissimo. Martina Municchi, architetto di professione, è stata anche l’autrice della copertina del Libro dei Palinsesti. “Nellimmaginarmi la copertina del libro spiega ho immaginato subito Piazza Grande nel momento della disfida, quello in cui ogni figurante è schierato, quei secondi che precedono la battaglia e che sono probabilmente i più emozionanti e ho scelto di ritrarli in bianco e nero, con un effetto antico,senza tempo, che dà la misura di come questo libro sia destinato ad una funzione duratura”.

Un documento che serve a delineare il perimetro entro il quale muoversi in modo chiaro ed inequivocabile.

Un libro molto importante nella storia plurisecolare della giostra conferma il dottor Luca Berti, consulente storico della Giostra – un lavoro paziente, analitico, arricchito da fotografie, schede facilmente fruibili, una testimonianza per il presente e per i posteri. Sfogliando il libro si comprende benissimo la ricchezza della Giostra del Saracino e di tutte le manifestazioni collaterali ad essa che sono state createnel tempo, perché la Giostra è destinata a cambiare, e questo è simbolo di vitalità. Cambia la società, cambia la storia, cambiano i ceti dirigenti e questo non può che portare modifiche nel tempo, ma in questa evoluzione il Libro dei Palinsesti rappresenta un punto fermo ad oggi fondamentale”.

Infine la parola all’architetto Enrico Lazzeri che ha raccontato le varie fase che hanno portato alla stesura del libro, le sue finalità come strumento di lavoro, e l’importanza che riveste, per la buona riuscita di ogni cerimonia dell’Anno Giostresco, aver raggiunto questo risultato.

“Il Consiglio della Giostra – spiega Lazzeri – mi ha dato mandato di lavorare sui Palinsesti dell’Anno Giostresco, proseguendo sul solco della decisione di riorganizzare i precedenti canovacci scritti. Ho accolto con entusiasmo questo incarico, iniziato nella primavera del 2021 e concluso nell’estate di quest’anno. Ho ripercorso con cura, minuto per minuto, ogni cerimonia, cercando di riportare quanti più dettagli possibile, sia per lasciare a chi verrà dopo di noi una memoria indelebile di ciò che abbiamo fatto nella storia della Giostra del Saracino, ma anche per offrire un canovaccio ancor più esauriente che possa servire da perimetro chiaro e inequivocabile dentro il quale ognuno saprà come muoversi. Tante sono le novità introdotte all’interno del volume: in primo luogo l’aver messo nero su bianco tutte le esclamazioni dell’Araldo e delle autorità in campo, ad oggi mancanti, inserendole all’interno delle narrazioni di ogni cerimonia. Ma anche nuovi disegni degli schieramenti, ho cercato di inserire quanti più disegni possibile affinché il risultato fosse il più chiaro possibile, tutti i palinsesti delle cerimonie in caso di maltempo ed alcune variazioni, in prevalenza riguardanti le cerimonie collaterali, approvate dagli organi vigenti e raccolte in fondo al libro. Tutti aspetti che messi insieme, come tessere di un puzzle, compongono il nuovo Libro dei Palinsesti. Un’opera frutto di un grande lavoro di collaborazione con i Quartieri, con le associazioni e con tutte le altre componenti che costituiscono il cuore pulsante della manifestazione più importante della Città di Arezzo, la nostra amata Giostra del Saracino”.