Vincitore del premio Miglior Giostratore di riserva del Gran Galà Correr Giostra 2019 Francesco Rossi per tutti “Tallurino” si racconta a Corrergiostra 

Quando e dove hai imparato ad andare a cavallo? Chi è stato il maestro che ti ha insegnato di più nei tuoi primi passi a livello equestre?

Ho iniziato a montare a cavallo nel 2001 alla scuderia “Pan” di Sonia Fardelli, spinto da un mio compagno di classe delle elementari e da mia sorella che già praticavano questo sport. Fin dal primo momento è stato amore e questa grandissima passione mi ha accompagnato per tutta la mia vita, ormai sono già 18 anni, direi un bel traguardo. Ovviamente non posso dimenticare di menzionare Angelo Checcacci grazie al quale sono migliorato tantissimo e che mi ha seguito nelle mie prime gare oltre che nei miei primi passi con la lancia in mano. In quasi dieci anni di “rapporto” abbiamo lavorato tantissimi cavalli e rimane sicuramente un istruttore che per me è stato determinante.

Hai dei ricordi particolari legati al primo tiro in piazza grande (durante le prove) ed al primo tiro in prova generale?

Ho ricordi davvero molto belli del mio primo tiro in piazza, Giugno 2010, i titolari avevano appena finito le loro prove, quindi c’erano molti quartieristi in tribuna ad assistere al mio debutto: non posso dimenticarmi tutto l’incitamento ed il calore che mi dimostrarono. Ero molto emozionato, ancora oggi ogni volta che percorro la lizza di Piazza Grande non posso dire di non avvertire sensazioni forti, figuriamoci allora. Il tiro fu un 4 vicino al numero, il mio cavallo era Pepita, un cavallo del Quartiere anche lei all’esordio ed andò tutto davvero bene, fu un momento stupendo poter “assaggiare” l’impatto del vero buratto.

Il primo tiro in prova generale invece fu l’anno successivo, Giugno 2011, con Farah Diba, cavallo del “Bricceca” che aveva già corso la prova generale con Mauro Piantini. Anche qui le sensazioni che provai sono difficilmente spiegabili, i primi tiri in piazza non si scordano mai, anche se il punteggio non fu bello. Presi un 2 al di là del 5, nonostante questo mantengo bei ricordi del mio esordio, fu comunque una giornata speciale.

Sei sempre stato del Quartiere per il quale corri oggi? Se hai cambiato, puoi raccontarci come hai vissuto il cambio di casacca?

Come tutti sanno sono nato a Sant’Andrea e finché sono stato giostratore di riserva del Quartiere bianco-verde posso dire di aver fatto parte della schiera di giostratori-quartieristi. Per Sant’Andrea mi sono vestito, ho fatto parte del comitato giovanile ed ho vissuto gran parte della mia vita a S. Giusto. Oggi, dopo alcune vicissitudini, sono un giostratore di  Porta del Foro: qui ho trovato un ambiente davvero favorevole per iniziare un buon lavoro ed uno staff tecnico di altissimo livello grazie al quale posso migliorare ancora. É chiaro che sia una situazione molto diversa rispetto ai 10 anni vissuti in precedenza, tutto questo ha fatto crescere in me la consapevolezza di essere diventato un professionista a tutti gli effetti.

C’è un cavallo a cui sei più affezionato rispetto a tutti gli altri? Quale e perché?

Attualmente sto creando un rapporto bellissimo con il mio Rocky che è un soggetto davvero molto affidabile. Insieme abbiamo corso le ultime 4 prove generali e mi ha permesso di fare ottimi punteggi, ad oggi è il mio favorito senza dubbio. Vorrei però citare anche Lilly Gray Mac, cavallo stupendo che con Stefano Cherici ha vinto 6 lance d’oro e grazie al quale ho effettuato i miei primi tiri contro il buratto, gli sono davvero molto legato.

Quali sono le caratteristiche che deve possedere un buon cavallo da Giostra secondo te? E quali invece i difetti che non deve assolutamente avere ?

Per quanto mi riguarda (anzi credo per tutti) è fondamentale che abbiano un carattere mansueto visto il carico di stress a cui sono sottoposti durante tutta la giornata della Giostra; il corteo storico con tamburi e bandiere, tanta gente che sventola i foulard, il tifo dei quartieristi, piazza Grande che “ribolle” è chiaro che non sia una situazione facile per un cavallo. Devi trovare un soggetto che non si faccia innervosire, o peggio, prendere dal panico in quella situazione di grande confusione e ti permetta di svolgere la tua carriera in maniera tranquilla. Senza un cavallo che ti aiuta non puoi competere con i punteggi che la Giostra moderna impone.

Quali sono i momenti più importanti per la buona riuscita di una carriera?

É fondamentale partire dal punto esatto scelto durante tutta le settimana e negli allenamenti a casa perché questo ti facilita la traiettoria e la ricerca del punteggio verso il tabellone. Riallacciandomi al discorso precedente, per me è imprescindibile avere un cavallo che quando si trova al pozzo rimanga calmo e mi permetta di partire da dove voglio io. Altri magari preferiscono avere soggetti che abbiano un galoppo lineare a costo di lasciare qualcosa all’inizio, per le mie caratteristiche cerco di curare molto la partenza anche perché è l’unico momento in cui puoi concederti di riordinare le idee per pensare a tutti i movimenti che devi mettere in pratica. Mi ripeto, avere un soggetto che in quella situazione rimane tranquillo è un grosso vantaggio.

Domanda scomoda, se si presentasse l’occasione di correre la Giostra per un Quartiere diverso da quello in cui sei adesso accetteresti?

La mia aspirazione è ovviamente quella di fare la Giostra, spero che con Porta del Foro, che è un ambiente splendido per poter crescere e migliorare, si presenti questa possibilità.

Francesco Rossi detto Tallurino

Nato ad Arezzo il 30/10/1992

Prove generali corse: 19 (esordio 16 giugno 2011)

Prove Generali vinte: 4 (21 giugno 2012 – 31 agosto 2012 – 5 settembre 2014 – 18 giugno 2015)

Punteggi colpiti: 2 – 3 – 4 – 4 – 4 – 4 – 2 (4 carriera lenta) – 4 – 4 – 4 – 4 – 4 – 3 – 4 – 5 – 2 – 3 – 3 – 4 – 3 (5 carriera lenta) – 5 – 4

Cavalli utilizzati: Farah Diba (3) – Lilly Mac Gray – Rondine (3) – Jackson – Rita (2) – Sibilla (4) – Mango – Rocky (4)