Il secondo capitolo della settimana del quartierista dalle origini ad oggi è dedicato a Porta Santo Spirito.

Se negli anni ’70 ha inizio questa storia ancora prima il racconto riserva bellissime sorprese

Nel quartiere della Colombina a metà anni ’70 si cominciano ad avere piccole attività che precedono la giostra del saracino e permettono ai quartieristi di passare serate al quartiere.

Prima di allora ai Bastioni non si ricordano eventi particolari se non in occasione delle vittorie riportate in piazza. Sfogliando l’archivio storico del quartiere giallo blu l’attenzione viene catturata da alcune foto dove si vede piazza San Jacopo gremita. Si legge che gli scatti si riferiscono ai festeggiamenti della vittoria riportata in piazza grande nel 1959 e nel 1960.

Una piazza così gremita richiama ospiti importanti. Cantanti nazionali attrazione della serata attirano non solo i quartieristi di fede gialloblu ma l’intera città. L’evento allestito dalla dirigenza di allora andava oltre il quartiere fu un evento cittadino.

 

Oltre i festeggiamenti per la conquista della lancia d’oro in quegli anni i quartieri non riuscivano ad avere mezzi e strutture tali per creare eventi ed intrattenimento prima della giostra del saracino.

Racconti e testimonianze dirette ci portano al 1974. I bastioni si aprivano quindici giorni prima della sfida al buratto e le serate erano allietate dai racconti dei “quartieristi anziani” i quali raccontavano ai giovani storie e aneddoti delle giostre passate. Non esistevano attività se non l’attesa per la sfida e la riunione dei figuranti che sanciva chi avrebbe indossato il glorioso costume del quartiere era l’appuntamento clou.

Nel 1974 però qualcosa cambia il fornello da campo

Una sera ai Bastioni un quartierista, non sappiamo chi, porta un fornello da campo per allietare meglio le serate fatte di racconti di giostra e con il fornello si comincia a cucinare qualche piatto di pasta con aglio e olio. Personaggi storici per la giostra come Ettore Tattanelli detto “Il Bubi” davanti ad un piatto di spaghetti raccontava di quella volta che si era bruciato la fronte indossando il costume. Il Bubi sempre rispettoso della giostra e del costume si era imposto che nonostante il caldo infernale che faceva quella domenica non si sarebbe spogliato di nessun oggetto che indossava. Fu così che il solo cocente del corteo prima, e della piazza poi, con l’elmo di armigero in testa il sole bruciò la sua fronte. Durante la giostra il Bubi sentiva bruciare la fronte ma non volle mai togliersi l’elmo fino al rientro ai Bastioni dove trovò la brutta sorpresa.

Per alcuni anni il fornello da campo rimane l’unica “novità” della settimana prima del saracino.

Il 3 settembre del 1978 dopo la conquista della lancia d’oro la serata si trascorre con la lancia riposta su una Fiat 500 a far festa in giro per le strade del quartiere.

Agi inizi degli anni ’80 qualcosa cambia ed assistiamo alla prima evoluzione della “settimana”. Durante l’anno continuano a scarseggiare le attività sociali e ricreative. Quando il quartiere ha bisogno di aiuto e manovalanza è Marino Marzotti, Capitano del quartiere, in sella alla sua lambretta a fare il giro per il quartiere chiamando a raccolta figuranti e quartieristi di accesa passione per chiedere una mano. All’epoca non esiste ancora un preciso punto di aggregazione ai Bastioni.

Le cene propiziatorie si svolgono in piazza san Jacopo grazie al ristorante “Cecco”.

Dal fornello si passa alla ApePizza

L’idea dell’ApePizza viene in mente al Dott. Assuero Pieraccini e Marino Marzotti. In pratica si tratta di una Ape allestita dietro con un vero e proprio forno per cucinare pizze. Possiamo dire che ApePizza è lo spartiacque per le attività della settimana del quartierista. Siamo agli anni ’80 e insieme al forno sopra l’ape il quartiere allestisce un tendone con tavoli e sedie dove si può mangiare la pizza, parlare di giostra vedere e parlare con i fantini. I quartieristi apprezzano l’idea e gli sforzi organizzativi fatti. Durante la serata il quartiere va addirittura in difficoltà restando senza basi per le pizze. I responsabili sono costretti a mandare velocemente qualcuno a Le Poggiola per rifornirsi subito delle basi per continuare a fare serata al Bastione. Sotto quel tendone sono nate amicizie vere, storie importanti che ancora oggi sono salde grazie al quartiere.

ApePizza ha dato gioie ma anche dolori come quella sera che da Olmo, luogo dove veniva riposta, si ritrovò con le ruote completamente sgonfie e l’impresa per il trasporto al quartiere divenne titanica per raggiungere i Bastioni.

In questi anni il Gruppo Giovanile fa pagare la tessera mille lire. L’incasso serve come finanziamento per organizzare iniziative varie. I ragazzi su indicazione del consiglio fanno la questua raccogliendo fondi per il quartiere passando di casa in casa lungo tutto il territorio del quartiere.

I giovani cominciano ad essere sempre più e l’organizzazione cresce. Il Gruppo Giovanile dà ulteriore forza alle iniziative che vengono messe in piedi prima della giostra. Nel 1984 i giovani del quartiere organizzano una festa della birra in piazza San Jacopo: birra alla spina tavoli e sedie dove si può mangiare e bere insieme.

Anche le sere delle vittorie sono completamente diverse da quelle di oggi. Nella giostra vinta il 2 settembre del 1984 si ricorda la presenza al quartiere del maestro Franco Zeffirelli facendo festa assieme a figuranti e quartieristi. La sera si concluse andando a cena al New Black Cat portando dietro la lancia appena vinta.

Fine anni ’80 inizio ’90 nei quindici giorni antecedenti il saracino lo stand bianco davanti ai Bastioni crea movimento e aggregazione ma iniziative vere e proprie non ce ne sono. Primi piatti, pizza e birra accompagnano lunghe chiacchierate che hanno come oggetto le giostre passate e le aspettative per quella che sta per arrivare. Negli anni ’80 inizia anche la veglia notturna i ragazzi trascorrono le notti dormendo nelle sedie del salone all’interno del Bastione per “difenderlo” da agguati o scherzi notturni dai rioni rivali.

1994 la settimana del quartierista si trasferisce in Piazzetta Edo Gori

Le attività del quartiere si trasferiscono in mezzo ai Bastioni nuova cucina e nuovo tendone. Si migliorano i servizi, la cucina inizia a servire anche i secondi piatti, esiste un servizio ai tavoli ben strutturato così come in cucina. Gli allestimenti sono migliorati e la nuova location attrae moltissime persone. C’è grande entusiasmo e partecipazione. Negli anni ’90 si inizia ad avere anche un calendario di iniziative con serate a tema come la  “Cena di Pesce”. Partecipano alla settimana anche comici famosi provenienti dal programma “Aria Fresca” condotto da Carlo Conti ma non solo.

Anche le cene propiziatorie cambiano si fanno lungo Corso Italia fino a piazza San Jacopo, successivamente anche la piazza sarà sede delle Propiziatorie. Iniziano allestimenti e coreografie particolari con tinte giallo blu curate dal gruppo giovanile d’intesa con il consiglio direttivo.

Si torna in via Niccolò Aretino

Nuovo cambio, l’attività del pre giostra torna davanti al Bastione ma senza il tendone bianco. Qui per alcuni anni si svolge la settimana del quartierista in particolare la ristorazione mentre le attività e gli spettacoli restano in mezzo ai Bastioni.

Il 24 maggio 2003 viene inaugurato il Circolo dei Ghibellini

Finalmente Santo Spirito raggiunge gli altri quartieri ha un proprio circolo per fare attività ricreativa che sia funzionale e completa per tutto l’anno e di supporto nella settimana del quartierista. Si cambia marcia è una vera svolta per il quartiere di lì a pochi anni si arriverà a trovare la location più adatta per il popolo gialloblu. L’affluenza al quartiere sale vertiginosamente e le cene propiziatorie raggiungono cifre impensabili pochi anni prima superando per primi la soglia dei mille commensali.

I giardini del Porcinai presente e futuro

 

Dal 2009 le luci giallo blu hanno acceso i giardini del Porcinai location definitiva della settimana del quartierista della Colombina. Qui oggi c’è tutto lo spazio e il confort per ristorazione, Kindergarten per i bambini e lo spazio per la musica. Consiglio direttivo, Gruppo Giovanile, circolo e tutto il quartiere ogni giostra riservano un calendario diverso e ricco di iniziative che chiamano a raccolta nei giardini quartieristi aretini e turisti per vivere ed assaporare quell’atmosfera di giostra unica e indescrivibile.

Si ringrazia il quartiere di Porta Santo Spirito per la consultazione e utilizzo delle foto archivio storico