Le giostre corse il 1° settembre: 1957 Lancia d’Oro a Porta Sant’Andrea

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Foto: Archivio storico Porta San'Andrea
Foto: Archivio storico Porta San'Andrea

Con il contributo di Fabio Polvani corrergiostra ripercorre le giostre disputate il 1 settembre ricordando aneddoti di giostra ma anche ciò che era Arezzo negli anni passati. Un percorso che ci accompagnerà tutta l’estate fino al prossimo 1 settembre 2019.

Sembrerà strano, ma per trovare una Giostra datata 1 Settembre bisogna scorrere negli anni ed arrivare addirittura al 1957. Fino ad allora, nel mese di Settembre, si erano svolte dodici Giostre, ma nessuna di queste coincideva con il primo giorno del mese.

Tripoli Torrini Foto Archivio Storico Porta Sant'Andrea
Tripoli Torrini Foto Archivio Storico Porta Sant’Andrea

In quel 1957 vinse il quartiere di Porta Sant’Andrea con sette punti realizzati dal grande Tripoli Torrini e da Ivo Bottacci che non conquistava la lancia d’oro dal lontano 1939.

Il 1957 fu l’anno del grande freddo con ghiaccio e neve in città fino a quasi tutto il mese di Maggio. Fu anche l’anno dell’inaugurazione del Museo Medievale e Moderno nello storico palazzo Bruni Ciocchi a San Lorentino e dei nuovi padiglioni all’ospedale neuropsichiatrico. Fu inoltre l’anno in cui la fama del curioso inventore Giorgio Bonicioli divenne nazionale, in cui Arturo Benedetti Michelangeli formava giovani musicisti con le sue lezioni a Palazzo Pretorio, in cui Antonio Curina pubblicò il libro “Fuochi sui monti dell’Appennino toscano” con le memorie aretine della guerra e della Resistenza, in cui l’Unione Sportiva Arezzo fu promossa in Interregionale dopo la discesa dalla serie C.

E quel 1957 fu l’anno in cui nacque la Magistratura della Giostra il cui primo Magistrato fu un nome di primo piano nel panorama aretino: il Commendatore Giuseppe Pieraccini.

Erano 18 anni che Porta Sant’Andrea non vinceva la Giostra. Con i due cavalieri di Porta del Foro infortunati, tutti quanti, giornali compresi, erano convinti che la lancia d’oro fosse una questione ristretta tra Santo Spirito e Colcitrone che, peraltro, aveva conquistato addirittura sei delle ultime sette Giostre. Invece la spuntò Sant’Andrea con un bel sette, punteggio oggi irrisorio, ma allora di notevole spessore. Ivo Bottacci marcò quattro punti. A Tripolino bastò un semplice tre per conquistare il successo.

E gli altri quartieri? Porta Crucifera totalizzò sei punti (tre più tre il secondo colpito da Arturo Vannozzi ). Porta del Foro si fermò a cinque punti (uno più quattro), menomata dall’infortunio di Ducci e con Antonio Chianese (colpì quattro punti) sulla lizza malgrado due costole rotte. Porta Santo Spirito, che doveva essere la più accreditata antagonista dei rossoverdi, realizzò soltanto quattro punti (uno al primo tiro con Gherardo Gherardi e tre al secondo con Ghinassi Alessandro).

Ivo Bottacci Foto Archivio Storico Porta Sant'Andrea
Ivo Bottacci Foto Archivio Storico Porta Sant’Andrea

Porta Sant’Andrea aveva puntato su una vecchia gloria, Ivo Bottaci, e su Tripolino, un re della Piazza che aveva già nove successi all’attivo, tutti ottenuti con i colori di Colcitrone. Il capitano biancoverde era Mario Coleschi, che poi ha proseguito nel proprio ruolo per altri tre anni fino al 1960. Rettore era l’avvocato Giacinto Marcantoni Sarrini il quale, dal 1955 al 1975, ha portato in Piazza San Giusto ben cinque lance d’oro dando così l’avvio alla straordinaria rimonta del quartiere biancoverde.