Corrergiostra ha incontrato l’aiuto regista del Quartiere di Porta Crucifera, Federico Secchi, pronto per la sua seconda giostra in questo ruolo.

Federico Secchi, al suo secondo Consiglio direttivo, anche per quest’anno ricoprirà il ruolo di aiuto regista per Porta Crucifera. Il suo esordio è stato nella Giostra di settembre 2021, che ha visto il quartiere vittorioso.

Ricopro questo ruolo da un anno, da settembre 2021 e questa sarà la mia seconda giostra. Devo ammettere che il ricordo più significativo è stato l’esordio. Per due motivi: il primo perché per la prima volta ho avuto l’opportunità di sfilare per l’estrazione delle carriere accanto al mio nipotino che ricopriva il ruolo da paggetto. Indossare i nostri colori e condividere quel momento insieme a lui è stata un’esperienza davvero emozionante. Poi la combinazione esordio e Lancia d’oro non è da tutti, poter vincere come esordiente in questo ruolo è una di quelle cose che difficilmente si dimentica.

Quali sono i compiti che svolge l’aiuto regista?

I compiti sono molteplici, riguardano sia l’organizzazione che la gestione dei figuranti del proprio quartiere. Questo ruolo è attivo in tutte le attività previste dal palinsesto giostresco ed ha l’obiettivo di far si che in ogni occasione tutti i figuranti rispettino le regole per mantenere il decoro richiesto per l’esecuzione. Sembra banale ma è necessario controllare che vengano rispettate tutte le regole, dal non far indossare accessori non adeguati al periodo storico della manifestazione all’attenzione agli orari di partenza.

Il tuo ruolo prevede la collaborazione con gli altri aiuto regista?

Certamente! È necessario avere un corretto coordinamento con la regia generale della Giostra e di conseguenza con tutti gli aiuti regista presenti in sfilata. In particolar modo è importante dettare i tempi, assicurarsi che non ci siano ritardi sia nelle partenze che nei ritrovi. Vi è mai capitato osservando la sfilata di pensarla come un momento sacro quasi da dare l’idea di serietà. Questo è il frutto di una buona coordinazione e gestione. Devo anche ammettere che all’interno del mio quartiere ho avuto dei buoni maestri, sia Nicola Stocchi che Paolo Peruzzi, che per 14 anni ha ricoperto il ruolo di vice coordinatore di regia. È sempre riuscito a svolgere questo ruolo in maniera impeccabile. Colgo l’occasione per fargli gli auguri perché quest’anno ricorrono i 50 anni dalla prima volta che si è vestito.

Qual è il compito più tosto del ricoprire questo ruolo?

La cosa più difficile è far rispettare i tempi e gli orari ai figuranti. Sei la guida del quartiere ed è importante poter aver il rispetto e la fiducia da parte di tutti i figuranti. Solo così sei sicuro che tutto possa svolgersi nel migliore dei modi. Sono stato figurante anche io e capisco che non sia sempre facile mantenere l’attenzione necessaria, soprattutto quando entra in gioco l’euforia, questa può far commettere delle imprecisioni. Un’altra cosa che reputo tosta è la gestione del pubblico che assiste. A volta quando il passaggio è molto ristretto, non è facile far rispettare le distanze minime, far mantenere quegli spazi necessari per i figuranti oppure può capitare che in altre occasioni, presi dalla foga di fare fotografie entrino addirittura nel mezzo del corteo.

Un incarico importante che vede anche un obiettivo conteso tra i quattro quartieri: il premio Tului.

Come si cerca di vincere il premio Tului? Come primo passo cerco di far capire l’importanza ai figuranti e di trasmettergli quindi la voglia di sfilare al meglio o almeno di provarci. Poi cerco di far attenzione ad ogni dettaglio. Questo insieme all’allenamento che i figuranti svolgono con il maestro d’arme porta ad un quartiere perfetto in tutti gli aspetti. Non è facile e non sempre ci riusciamo perché non tutto può procedere secondo i piani.