In attesa della 142esima edizione della Giostra del Saracino, Correr Giostra ha incontrato i Rettori dei quattro quartieri per fare il punto sul presente e futuro della manifestazione e del rispettivo quartiere. Quarto appuntamento con Andrea Fazzuoli, rettore di Porta Crucifera, che ringraziamo per la disponibilità.

Ci parli un pò di Porta Crucifera, del suo presente e del suo futuro?

In questo momento a Porta Crucifera c’è un clima sereno, tranquillo, tutti i Quartieristi sono  molto partecipi in tutte le attività. Ci prepariamo alla Giostra con una settimana intensa, per arrivare al 4 settembre pronti a giocarcela. Anche per il futuro ci aspettano molte iniziative. Dopo la Giostra ci saranno due grandi progetti per tutti i nostri soci e ci sarà anche un regalo per tutti i Quartieristi perché Porta Crucifera si riapproprierà di un bellissimo posto, un posto che per noi di Colcitrone è storico. Ma adesso non posso anticipare nulla di più!.

La Giostra moderna sta evolvendo rispetto ad essere una semplice manifestazione storica. Come ci si prepara ad affrontare una Giostra oggi rispetto al passato?

La Giostra si sta assolutamente evolvendo. Per questo c’è bisogno di continua attenzione e grande lavoro da parte di tutti. Adesso ci sono molte regole da rispettare e tantissime pratiche da espletare. Sotto il profilo tecnico il lavoro è annuale, per noi soprattutto da questanno che abbiamo il nostro Campo Prova. Per tutto questo è importantissimo che ci siano tanti Quartieristi pronti a darsi da fare”.

La Giostra è ormai alle porte, cosa ti aspetti dalle “carriere” del prossimo 4 Settembre?

Il 4 settembre mi aspetto dai miei ragazzi una Giostra assolutamente all’attacco. Non dobbiamo ripetere la Giostra di giugno, anche perché da che c’è Giostra Colcitrone deve essere un attore principale e non certo un gregario”.

La settimana che precede la Giostra ormai da qualche anno la fa da padrone nel bilancio annuale di ogni quartiere, grazie alla massiccia presenza di giovani soprattutto in corrispondenza di serate che sono diventate veri e propri cult, come giudichi questa nuova tendenza di vivere il quartiere?

Assolutamente si. La settimana pre Giostra è il punto massimo di ogni Quartiere. Grazie a questa riusciamo sicuramente a gestire il Quartiere per tutto l’anno. Ci aspetta una settimana molto intensa con tantissimo lavoro, dove l’organizzazione e l’attenzione sono ai massimi livelli. All’interno di ogni quartiere poi ci sono delle serate cult, anche noi abbiamo le nostre come la Cena del Maccherone. È poi importante organizzare attività sia per i bambini, che sono il futuro, che per i ragazzi e le persone più grandi. Ed è proprio in queste occasioni che è necessaria la presenza di tutti, dal Gruppo Donne al Gruppo Giovani, per far si che tutto vada nel migliore dei modi e venga gestito nel migliore dei modi”.

Nella programmazione di un triennio o anche di una singola annata giostresca, quanto è importante dare continuità al lavoro svolto nel corso degli anni?

Dare continuità è fondamentale e questo ce lo insegnano gli altri quartieri che da tanti anni hanno quasi sempre le stesse persone, sia al comando che negli staff. Questo è sicuramente importante, come avere una mentalità e a cercare di migliorarsi sempre, anno dopo anno, Giostra dopo Giostra”.

Hai l’opportunità di proporre pubblicamente a tutto il mondo della Giostra, “svestendo” per una volta il ruolo istituzionale da Rettore che ricopri, consigli, migliorie, idee (cambiando anche ciò che non va), per far crescere e rendere ancora più entusiasmante l’universo giostresco, sia dal punto di vista dei quartieri che dal lato tecnico.

Svestendo il ruolo da Rettore e valutando da cittadino amante della Giostra, forse per il lavoro che faccio e soprattutto dove lo faccio, ritengo opportuno che l’Amministrazione, nonostante i buonissimi passi avanti degli ultimi anni, punti ancora di più su una delle manifestazioni principe della nostra città. Perché come la Fiera Antiquaria, come OroArezzo e il Polifonico, la Giostra è apprezzatissima e di conseguenza ci vorrebbe una promozione particolare. Potrebbe anche essere un’idea quella di poter collaborare, specialmente in Toscana, con tanti eventi che vengono fatti per promuovere queste rievocazioni storiche, risonanza che poi porterebbe beneficio alla città tutto l’anno”.

Giulia Basagni