Porta Crucifera: tre domande per il capitano Alberto Branchi

Parola ai capitani alla vigilia del Gran Galà di Correr Giostra

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Ciao Alberto grazie per aver accettato questa nostra intervista, fra pochi giorni, giovedì 8 dicembre, ci sarà il Gran Galà di Correr Giostra che chiuderà idealmente l’anno giostresco, puoi farci un bilancio di come è andata questa annata di ripartenza nella scuderia rosso verde?

“Innanzitutto grazie a voi per l’intervista e la passione che mettete in quello fate, per quanto riguarda la domanda non posso che trarre un bilancio estremamente positivo. Abbiamo fatto esordire due cavalli, uno dei quali (Pinocchio) è già diventato un punto di riferimento per la piazza, abbiamo portato avanti un grande lavoro su tutte le cavalcature di titolari e riserve ed infine sono molto orgoglioso della mentalità e dell’approccio che il nostro gruppo scuderia ha creato. I risultati nella prova generale e nella Giostra di settembre sono li a confermare quanto di buono abbiamo fatto durante gli allenamenti ed il nostro percorso di crescita guidato dal nostro preparatore Sepiacci non si ferma certo qui”.

Se tu potessi tornare ad inizio anno c’è qualcosa che cambieresti? E la cosa di cui invece sei più soddisfatto?

“Ovviamente c’è sempre qualcosa che poteva essere fatta meglio, ma non sono abituato a vivere di rimorsi. Preferisco concentrarmi sul fatto che la nostra crescita sia costante e che anche se abbiamo davanti a noi un quartiere fortissimo sappiamo che il nostro lavoro alla lunga darà i frutti sperati. La cosa di cui sono più soddisfatto è senza dubbio che questa crescita sia generale, cioè non riguardi soltanto i giostratori o i cavalli ma l’intero gruppo di lavoro rosso verde che sta acquisendo sempre più capacità e metodo che saranno fondamentali anche in futuro”.

Ci vuoi dire qualcosa sull’attualità ed il futuro dopo la rinuncia di Rauco?L’ingaggio di Vedovini avrebbe creato una Giostra sicuramente caldissima, com’è che è sfumato l’accordo?

“La rottura con Adalberto è stata consensuale, alla firma del rinnovo del contratto noi gli abbiamo richiesto un impegno che lui a causa della sua professione di cavaliere in varie giostre storiche d’Italia non ci poteva assicurare, in particolare nel periodo più importante, ovvero fra giugno e settembre. Detto questo gli auguro le migliori fortune, ci siamo lasciati serenamente e sono sicuro che raggiungerà i risultati che merita.

Della questione Vedovini se ne è discusso anche troppo a mio parere. Noi non sentiamo il bisogno di integrare il nostro parco giostratori, abbiamo il nostro progetto e lo mandiamo avanti perché ci crediamo fortemente. Detto questo è chiaro che sarebbe stata un’idea molto intrigante e che avrebbe reso la Giostra sicuramente caldissima, ma in fondo c’erano un po’ di perplessità da entrambe le parti e non siamo mai andati oltre un “pour parler”. Siamo convinti di essere già molto competitivi e lo dimostreremo”.

Leonardo Maccioni