Diego Giusti: “Lavoriamo per perfezionare ogni minimo dettaglio”

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L’intervista al capitano di Porta del Foro, Diego Giusti, è iniziata con i suoi ringraziamenti alla nostra redazione che da la possibilità a tutti gli aretini che amano la Giostra, di viverla tutto l’anno e lo trascrivo perché ci teneva molto a farcelo sapere ed a esprimere il suo apprezzamento per il nostro operato.
Ha vissuto il suo esordio da capitano con grandissima emozione, vivendo anche dei momenti di terrore, perché “vivi una vita intera all’interno di un quartiere e poi arrivi ad indossare uno dei vestiti più importanti il giorno della Giostra, quindi l’emozione enorme, le sensazioni che si provano sono indescrivibili, talmente sono tante e piene, ed è difficile esprimere ciò che si prova”.
Dal punto vista tecnico il suo ruolo da Capitano è stato molto impegnativo, ha imparato tante cose, però si ritiene fortunato ad avere al suo fianco Enrico Vedovini che gli ha insegnato tanto e gli sta facendo conoscere un mondo nuovo, come a tutto lo staff tecnico. Li ha aiutati ad avere una mentalità diversa.
La gestione di Petrognano, con 12 cavalli effettivi dentro le scuderie, è molto impegnativa, però è lo sfogo che riesce a farti lasciare dietro tutto il resto e a vivere meglio  tutti i momenti di avvicinamento alla Giostra, ti aiuta la mente, perché stare con gli animali fa bene, si impara ad amarli. Sono stati acquistati due cavalli del quartiere, fortunatamente bravissimi e verranno portati in piazza a settembre durante la settimana delle prove, e di questo il quartiere è molto fiero ed orgoglioso; si chiamano Summer e Alcina di Piangrande, soprannominato Chimera. Sono quelle piccole cose che per gli altri sono scontante ma a Porta del Foro mancavano per essere al livello di tutti.
La Giostra moderna è sempre più difficile, ci stiamo avvicinando alla perfezione totale, diventa sempre più impegnativo arrivare al massimo livello per battere gli altri quartieri. Porta del Foro questa perfezione se la sta costruendo e Giusti spera che sia la volta buona per dimostrare a tutti che anche il Quartiere di Porta del Foro ha i numeri per raggiungerla grazie a tutto il lavoro fatto quest’anno con l’aiuto, l’esperienza e l’amore portati da Enrico Vedovini, per il quale non trova aggettivi per descriverne il lavoro.
E’ difficilissimo ricoprire certe cariche, ma se hai a fianco tutto il consiglio direttivo, lo staff tecnico e i giostratori, diventa tutto più facile, e di questo ringrazia tutti, in primis il rettore Roberto Felici, che gli è sempre stato vicino e gli ha dato una mano in tutto e per tutto.
Porta del Foro a settembre si presenterà seria e convinta dei propri mezzi, perché il quartiere ha tantissima fiducia nei propri giostratori. Sono stati vissuti dei momenti splendidi insieme e la settimana delle prove servirà per capire cosa c’è da perfezionare. La speranza di Giusti è di riuscire finalmente ad esprimere il vero valore della Chimera, perché è grandissimo e non cambierebbe i giostratori con quelli di nessun altro quartiere, è riposta molta fiducia in loro.
Il percorso inizierà lunedì e continuerà durante la settimana delle prove, si concluderà in una prima fase il giorno della prova generale e in una seconda fase il giorno della Giostra, arrivando vittoriosi in entrambe le manifestazioni.
Termina l’intervista dedicando un saluto e un ringraziamento a tutto il gruppo delle scuderie, a tutto il popolo di Porta del Foro perché in questo anno così laborioso e complicato per via dei cavalli portati a Petrognano, il lavoro è quadruplicato e tutti hanno messo la loro parte per dare una mano per far si che questo nuovo progetto funzionasse. Con le lacrime agli occhi dedica dei ringraziamenti al gruppo giovanile, al gruppo donne, le scuderie, gli sponsor, il rettore, il consiglio direttivo, i giostratori e Enrico Vedovini perché gli hanno regalato un anno bellissimo pieno di gioie, emozioni ed insegnamenti, perché quando nella vita si impara tanto è sempre positivo. Spera di aver dato qualcosa a Porta del Foro in questo anno e aspetta la gioia di una vittoria.
Elisa Capponi