Porta del Foro: tre domande per il capitano Lorenzo Casini

Parola ai capitani alla vigilia del Gran Galà di Correr Giostra

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Ciao Lorenzo grazie per aver accettato questa nostra intervista, fra pochi giorni, giovedì 8 dicembre, ci sarà il Gran Galà di Correr Giostra che chiuderà idealmente l’anno giostresco, puoi farci un bilancio di come è andata questa annata di ripartenza nella scuderia giallo cremisi?

“Sicuramente dal punto di vista tecnico non possiamo valutare positivamente queste due Giostre del 2022. In due edizioni abbiamo raccolto decisamente troppo poco, non centrando nessun cinque e colpendo punteggi ben al di sotto delle nostre potenzialità. Per quanto riguarda l’aspetto ambientale invece devo sottolineare il grandissimo attaccamento ed entusiasmo che ho avvertito intorno al nostro lavoro, erano anni che non si respiravano questa voglia e questa convinzione negli allenamenti. Purtroppo nonostante le ottime prove in piazza e la grandissima mole di lavoro svolta in scuderia i risultati in Giostra non ci hanno premiato e dunque non possiamo che rimetterci al lavoro per migliorare tutto quello che non è andato. Per quanto riguarda il lato personale aver esordito con il costume da capitano è stata davvero un emozione indescrivibile che auguro di vivere a chiunque vuole bene al quartiere”.

Se tu potessi tornare ad inizio anno c’è qualcosa che cambieresti? E la cosa di cui invece sei più soddisfatto?

“Indubbiamente ci sono delle cose che cambierei, ma tengo a precisare che non riguardano in nessun modo il progetto tecnico nel suo insieme quanto me stesso. Ci sono state alcune piccole decisioni ed alcuni particolari a cui adesso farei più attenzione, ovviamente mi sento di aver pagato lo scotto di essere un esordiente in questo importante ruolo ma adesso farò tesoro di questo anno di esperienza alle spalle ed avrò tempo, insieme alla squadra tecnica, di rimediare ai piccoli errori che sono stati commessi.

La cosa di cui sono più soddisfatto è l’incredibile impegno che i nostri giostratori titolari e riserve hanno fatto vedere durante tutto l’anno di allenamenti. Abbiamo dei ragazzi che hanno voglia di imparare, di sacrificarsi e di sporcarsi le mani per riuscire a riportare il nostro quartiere alla competitività che merita. Sono sicuro che i nostri titolari non abbiano niente da invidiare alle altre coppie e che già dal prossimo anno faranno vedere di che pasta sono fatti.

Voglio inoltre aggiungere un altro elemento di soddisfazione, ovvero che la nostra struttura di Petrognano sia diventata finalmente la nostra casa con lo sblocco delle autorizzazioni per costruire i box, ma tengo a precisare che già da quest’anno (per la prima volta nella storia di Porta del Foro) la preparazione è stata svolta interamente alle nostre scuderie”.

Domanda di attualità, dopo la Giostra di settembre i due quartieri che non hanno vinto hanno avuto dei cambiamenti all’interno della squadra tecnica (via Rauco a Colcitrone, via Formelli dentro Martino Gianni a Sant’Andrea) mentre Porta del Foro ha riconfermato la fiducia a tutti i giostratori e all’allenatore Giusti anche per il 2023, abbiamo dunque visto solo l’inizio di un progetto a lungo termine?

“Noi siamo assolutamente a favore della costanza e della continuità, non ci sono mai state intenzioni di stravolgere niente. Crediamo fortemente in questa coppia di ragazzi, crediamo nel lavoro, crediamo nell’area tecnica e crediamo nel dare continuità ad un progetto. Se c’è una cosa che penso di aver imparato dalla vita è che il lavoro paga sempre, in questo momento noi dobbiamo essere bravi ad estraniarci da tutte quelle che possono essere le voci o le polemiche che ci potrebbero distrarre dal nostro obiettivo e concentrarci esclusivamente sul lavoro, portare a termine lo scopo che ci siamo prefissati è l’unico modo per dimostrare che questo progetto merita l’affetto che il Quartiere ci sta dimostrando”.

Leonardo Maccioni