Corrergiostra ha incontrato l’aiuto Regista del Quartiere di Porta Sant’Andrea, Saverio Crestini. Fresco di nomina in questo ruolo alle ultime elezioni dopo esser stato maestro d’arme. Esordio in piazza che però avverrà solo nel 2023, per queste due edizioni la sostituta sarà Maria Chiara Gamurrini.

Lo scorso anno ti intervistammo con la nostra rubrica sui maestri d’armi, quest’anno abbiamo deciso di concentrarci sugli aiuto registi e ci sei tu di nuovo, come mai questo cambio? Sei troppo affezionato alle nostre rubriche?

Leonardo, grazie a voi per lo spazio che dedicate al mondo della Giostra e ai suoi protagonisti. Sicuramente fa piacere essere intervistato, ma il motivo ovviamente è un altro: dopo le ultime elezioni, il consiglio direttivo di Porta Sant’Andrea ha visto molti cambiamenti nel suo organigramma: un nuovo capitano, Andrea Gavagni, un nuovo maestro d’armi e un nuovo aiuto regista. Il ruolo che ho ricoperto dal 2017 è stato affidato a Claudio Guerri, mentre la dirigenza ha visto in me la figura giusta per indossare il famoso lucco “con la collana”. Sicuramente l’esperienza che ho maturato in 19 anni di piazza ha influito nella scelta dei miei colleghi, unita alla serietà con la quale affronto ogni ambito del Quartiere. Come sai, quest’anno non potrò calcare la lizza: per questo sarà Maria Chiara Gamurrini la mia sostituta ufficiale per le prossime due edizioni. Chiara è una dirigente di lungo corso, porta con sé i buoni valori di Sant’Andrea e le competenze necessarie per farsi rispettare dai figuranti. Credo sia la prima volta nella storia della Giostra che una donna ricopre il ruolo di aiuto regista: anche per questo sono molto orgoglioso della scelta che ho fatto.

Quali pensi che siano le qualità migliori per ricoprire questo ruolo? Te lo senti nelle tue corde?

Chi fa l’aiuto regista, a mio avviso, deve conoscere alla perfezione ogni minimo aspetto della Giostra. Ma non solo dal punto di vista teorico, quello che fa la differenza è l’esperienza sul campo: il corteggio e la piazza sono gli unici veri banchi di prova per chi deve coordinare uno schieramento di quasi settanta figuranti. Il secondo aspetto fondamentale riguarda i rapporti umani e professionali con la compagine comunale e i rappresentati degli altri Quartieri: quando hai il lucco verde addosso è vero che rappresenti i tuoi colori, ma devi fare in modo che tutto il grande meccanismo della Giostra funzioni alla perfezione: la collaborazione con il Coordinatore di Regia e gli altri aiuto registi deve essere totale, un po’ come accade tra Rettori in Consulta. Il rispetto e una impostazione “super partes”, in certi momenti, non devono mai mancare. Sì, l’idea di ricoprire questo ruolo mi piace molto.

Quali sono gli aiuto registi del passato a cui ti ispirerai per svolgere al meglio il tuo compito?

Domanda facilissima: a Gianni Sarrini. Penso che nessuno, negli ultimi vent’anni di Sant’Andrea, abbia mai ricoperto questo ruolo con la competenza e la dedizione che ci ha messo il “Nana”. A lui dobbiamo un quartiere ordinato, ben disposto, sempre puntuale ai ritrovi (anche troppo!) e vincitore di due Premi Tului. Sicuramente sarà il mio modello per fare un buon lavoro. Mi preme citare anche Luca Ceccherini e Tiziano Poggini che hanno ricoperto questo ruolo per poco, ma con onore.

Cosa fai se un ragazzino il giorno della Giostra si sveglia fuori tempo massimo ed arriva in ritardo? Ne abbiamo viste tante insieme di scene cosi!

Provo a svegliarlo con ogni mezzo possibile (telefonico ovviamente), ma se proprio non ne vuole sapere di alzarsi da letto lo aspetto alla prossima cena dei figuranti per ritirare la celebre “Sveglia d’Oro”, il premio goliardico che rilasciamo ai figuranti più indisciplinati! E qualcuno ne ho vinto anche io, te lo assicuro.

Ci sono degli aspetti che intendi migliorare e su cui vuoi lavorare per quanto riguarda la sfilata? Ricordo che da maestro d’armi eri molto attento alle prove del passo, da aiuto regista sarai ancora più rigido?

Quello che deve fare un buon aiuto regista è attenersi fedelmente al “canovaccio” e, in caso di imprevisti, confrontarsi con i suoi stretti collaboratori per risolvere il problema. Ci ha pensato Fulvio Tului a scrivere cosa dobbiamo fare durante il corteggio storico e in Giostra: a noi il compito di mettere in pratica ogni aspetto di quel programma alla perfezione. Le prove del passo sono la cosa più difficile da insegnare: purtroppo i ragazzi, di base, non sanno marciare. La mancanza di un addestramento militare, che molti adulti hanno avuto negli anni della leva, è sicuramente un handicap per chi deve imparare ad andare a tempo con i tamburi e  fare le curve. Quest’anno il maestro d’Armi Claudio Guerri si è già messo in moto insieme al maestro dei tamburini Emanuele Nocentini per dare le giuste dritte ai ragazzi: sono fiducioso che faremo una bella sfilata e un bel ingresso in piazza.

C’è qualcosa che vuoi aggiungere che magari non ti ho chiesto?

Come ultimo pensiero voglio fare un grande in bocca al lupo ad Andrea Gavagni, Claudio Guerri e Maria Chiara per il loro esordio nei rispettivi ruoli: la prima volta, non si scorda mai!

Leonardo Maccioni