Ottavo appuntamento con le giostre disputate il 1 settembre. Corre l’anno 2002, Fabio Polvani racconta seconda vittoria di Porta Santo Spirito.

Nel 2002 la Giostra del 1 Settembre arrivò dopo il cinque più cinque del 22 Giugno quando Alessandro Vannozzi e Daniele Gori, con un punteggio record, regalarono la lancia d’oro di Cimabue al quartiere di Porta Crucifera dove Aldo Brunetti era Rettore e nel ruolo di capitano c’era l’esordiente Maurizio Fazzuoli. La coppia rossoverde, però, non riuscì a ripetere l’impresa il 1 Settembre quando finì addirittura ultima con sette punti, tre in meno rispetto a Giugno.

Fu proprio Daniele Gori ad aprire la Piazza, ma il cavallo Kid aveva una giornata decisamente storta. Già al Pozzo dava segni di nervosismo e la sua carriera fu troppo veloce e soprattutto troppo larga. Malgrado gli sforzi per correggere la traiettoria, Gori marcò soltanto tre punti. Porta Crucifera protestò a lungo perché la corsa sarebbe stata disturbata dal lancio di una bottiglia di plastica. Disturbo o no, quel pomeriggio il cavallo era davvero ingestibile. E il Maestro di campo Ferdinando Lisandrelli, che sostituiva l’infortunato Massimo Malatesti, dichiarò valida la carriera ritenendo ininfluente il volo della bottiglietta che dal settore del pubblico era finita oltre la lizza.

I sei giostratori che seguirono ottennero tutti quattro punti. Per la prima carriera il capitano biancoverde Andrea Lanzi aveva scelto Enrico Vedovini: un quattro perfetto. Per San Lorentino il capitano Gianni Cantaloni ottenne da Luca Veneri il quattro che voleva. E Porta Santo Spirito non fu da meno con il quattro di Gabriele Gamberi.

Anche nella seconda carriera proseguì la serie dei quattro. Per rimediare al tre iniziale di Daniele Gori, Alessandro Vannozzi doveva tentare il tutto per tutto. Non ebbe fortuna: la lancia si fermò sul quattro, a pochissima distanza dal cinque. Anche Martino Gianni ottenne quattro punti ad un soffio dal centro. Lo stesso Gabriele Veneri cercò i cinque punti, ma alcuni millimetri lo relegarono sul quattro.

A questo punto Porta Sant’Andrea e Porta del Foro avevano totalizzato otto punti, mentre Porta Crucifera era tagliata fuori con il sette di Gori e Vannozzi. Così quando tutti pensavano allo spareggio, ecco il colpo da novanta di Carlo Farsetti. Il capitano gialloblù Fabio Barberini chiese in quell’ultima carriera un tiro che potesse chiudere subito la Giostra. E Farsetti colpì un cinque perfetto che riportò al successo la colombina dopo sette edizioni di astinenza.

Il quattro più quattro che aveva consegnato tante lance d’oro negli anni ’80 e ’90 non era più sufficiente. In quel 2002 furono necessari dieci punti a Giugno e nove a Settembre per ottenere la vittoria. I tempi erano ormai completamente mutati e una nuova generazione di cavalieri aveva fatto salire il tasso tecnico del Saracino. Per essere realmente competitivi bisognava specializzarsi sul cinque. E la storia dice che molti ci sono riusciti.