Giostre epiche Sant’Andrea: 7 settembre 2008

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La redazione di Corrergiostra ha scelto quattro giostre epiche, una per ogni quartiere, raccontate dettagliatamente nei vari momenti e nelle emozioni vissute in quel giorno. Per Porta Sant’Andrea abbiamo scelto la Giostra del 7 settembre 2008, quella della 30esima lancia d’oro per i biancoverdi grazie al dieci conquistato dalla coppia Vedovini – Cherici.

Ci sono Giostre che segnano uno spartiacque nella carriera dei giostratori, altre nella storia di un quartiere, altre ancora nella manifestazione. Il 7 settembre 2008 credo sia un concentrato di tutte queste: per la prima volta un quartiere aveva entrambi i giostratori il cui unico obiettivo era marcare V punti. Quella giostra segnò un cambio di passo per tutti i quartieri che si convinsero che doveva esistere un solo tiro sul quale allenarsi e secondo il modesto parere di chi scrive quella giornata è stata fondamentale per arrivare ai livelli di oggi.

Fino a quel giorno ogni quartiere aveva una “prima lancia” con cui tentava il centro (che si teneva buono per la seconda carriera) ed una “seconda lancia” il cui compito durante le carriere ordinarie, a meno di eventi particolari, era quello di mantenere in giostra il quartiere con un IV. Quel 7 settembre 2008 invece porta Sant’Andrea interpretò la giostra all’attacco mandando Enrico Vedovini in prima carriera a mettere la strada in salita per tutti, e Stefano Cherici in seconda carriera a tentare (e colpire) ancora una volta il centro facendo uscire dalla piazza il quartiere bianco verde con X punti e la 30° lancia d’oro.

Oltre ad essere stata la mia prima Giostra da figurante avrò riguardato quell’edizione almeno un migliaio di volte, la conosco cosi bene che potrei farne una cronaca carriera per carriera ricordandomi anche le emozioni provate in quei momenti, eccola qua:

Apre la piazza Porta crucifera: dopo che a giugno ha vinto strappandoci la lancia agli spareggi con un 5 di Alessandro Vannozzi non potremmo sopportare il cappotto, in prima carriera Marco Cherici va sul 3, molto bene.

In seconda carriera va Porta del Foro:  a settembre dell’anno prima aveva vinto una giostra bellissima con 3 centri colpiti (due da Enrico Giusti ed uno da Gabriele Veneri ). Per primo va Gabriele Veneri e colpisce un 4 sul numero, con Enrico Giusti in seconda carriera sono totalmente in Giostra.

Tocca a noi: vediamo Enrico spuntare fuori dalle logge e sappiamo che dopo aver mancato il V nella giostra di giugno non andrà per fare una carriera sul IV. Quando va verso il pozzo non ci guarda nemmeno, parlotta con Stefano ed è concentratissimo. La sua lancia va a colpire fra il IV ed il V, è un tiro complicato da leggere perfino per noi figuranti che siamo posizionati proprio sotto il buratto. Facciamo trasparire un cauto ottimismo (illudendoci di condizionare la giuria) ma in realtà non siamo affatto sicuri del punteggio, inoltre dalle terrazze dopo aver visto il replay in tv tutti ci fanno il segno del IV ma… ci pensa la voce dell’araldo a farci esplodere di gioia, è un V, il primo (dei tanti) in sella a Peter Pan che aveva esordito a giugno. Siamo avanti a tutti ma la Giostra è imprevedibile e manca ancora Santo Spirito.

In quarta carriera va Carlo Farsetti: con un V potrebbe spegnere il nostro entusiasmo sul nascere ed è sicuramente il giostratore adatto per assolvere questo compito. La sua carriera è dritta verso il centro, il suo tiro rimane a cavallo fra il IV ed il V ed anche in questo caso dobbiamo affidarci alla giuria per conoscere l’esito. Dopo un attenta lettura l’araldo comunica V punti, S. Spirito esulta, noi siamo un po’ amareggiati ma sappiamo benissimo di avere ancora tutte le carte in regola per vincere.

La seconda tornata si apre con porta Crucifera: dopo il III di Cherici solo una rottura della lancia può farci paura, ma Alessandro Vannozzi non va oltre il IV ed i rossoverdi sono praticamente fuori.

La sesta carriera è decisiva: Porta del Foro con Enrico Giusti potrebbe metterci pressione e tornare in Giostra, è un giostratore che ha già fatto diversi centri e quando la sua lancia si ferma sul IV tiriamo tutti un piccolo sospiro di sollievo, adesso ce la giochiamo solo noi e Santo Spirito.

Tocca a Stefano Cherici: quartierista cresciuto dentro San Giusto ed arrivato a rappresentare il proprio quartiere in Piazza Grande nel ruolo di giostratore, una scalata che ognuno di noi ha sognato di imitare almeno una volta. Possiamo solo immaginare cosa passi nella sua testa quando lo vediamo scendere al pozzo. Parte senza tentennamenti, carriera perfetta, V cancellato dal cartellone. Questa volta l’araldo serve soltanto per permetterci di sfogare tutta la nostra folle ed indescrivibile gioia.

Ultima carriera, Luca Veneri. Mai colpito il V in Giostra e nella mente di tutti noi passa lo stesso pensiero: “ Non può farcelo proprio ora”. Ed infatti la punta della sua lancia si ferma inequivocabilmente nel IV.

Abbiamo vinto.

E’ il primo V + V della storia bianco verde, è la consacrazione per Enrico Vedovini e Stefano Cherici come una delle coppie più forti di sempre, è la nostra trentesima lancia d’oro, cifra tonda.

Ricordo ancora tutto di quella giornata, in particolare le emozioni provate uscendo dalla piazza con il “brocco” in mano essendo già consapevole di aver assistito a qualcosa di storico.