Raviolai bianco verdi, quando il sugo diventa missione

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Raviolai Bianco Verdi, quando il sugo diventa missione

A partire dalla fine degli anni 80’ tutta la cucina di Sant’Andrea si è sempre poggiata sul lavoro volontario dei tanti quartieristi e quartieriste che negli anni si sono divisi compiti e mansioni più o meno impegnative. Lavorare spalla a spalla per un obiettivo comune ha un’altra grande finalità oltre quella di imparare o perfezionare le singole abilità culinarie: creare coesione, affiatamento e spirito di squadra. É grazie a questo lavoro che viene da lontano che oggi possiamo scrivere del gruppo dei Raviolai Bianco Verdi, un esempio di come persone di estrazione sociale, età, interessi e passioni molto diversi si possano unire e dedicarsi ad un unico intento, creando delle amicizie che in altri contesti sarebbero state molto difficili da replicare.
Il gruppo dei Raviolai nasce prima di tutto grazie all’amore per il Sant’Andrea dei suoi iscritti, affonda le sue origini alla cena propiziatoria di giugno 2004 e da allora fino ad oggi, si è consolidato come artefice della portata principale delle propiziatorie bianco verdi, i Ravioli al sugo.

La nascita

Fino al 2004 il cibo per le propiziatorie di Sant’andrea veniva preparato in gran parte dalla rosticceria La Brace, ma da quell’anno il nuovo consiglio direttivo decise di preparare autonomamente tutte le portate della cena e fu proprio allora che presero vita i Raviolai. La spina dorsale era composta da quartieristi che già si occupavano di preparare i primi durante tutta la settimana di Giostra per la cucina del Quartiere, e che scelsero i Ravioli al sugo come loro compagni di viaggio per un cammino che sicuramente non avrebbero mai immaginato cosi lungo e condito… di soddisfazioni.

Il Sugo e la preparazione

La ricetta e le dosi del sugo (o sugò) dei Raviolai sono ovviamente segretissime, possiamo però dire che la preparazione del soffritto inizia dalla sera prima della propiziatoria dove è indispensabile tagliare tutte le verdure, perché l’indomani mattina alle ore 8.30 avverrà l’accensione dei due pentoloni, dove durante tutta la giornata il sugo non smetterà mai di bollire e di essere “rumato” da mani robuste che si daranno il cambio per evitare che i 50 kg di carne presenti si attacchino alla pentola.

I Ravioli

Vengono scaricati in piazza S. Giusto pochi minuti prima di essere buttati a bollire in sette pentoloni da 100 litri ciascuno. Dopo la cottura i Ravioli sono scolati e “rumati” nel sugo all’interno di enormi contenitori appositamente realizzati.

Le magliette e gli spettacoli

Pochi minuti prima di iniziare la cena propiziatoria è consuetudine, da ormai diversi anni, lo svolgimento della “sfida delle magliette” ovvero i principali gruppi di lavoro (Raviolai, smistamento, griglie, contorni, acqua e vino) si cimentano in una gara di eleganza, goliardia ed inventiva che è ormai diventata una delle tradizioni più belle da vivere la sera della propiziatoria. Le immagini allegate parleranno da sole, ma è comunque doveroso menzionare l’anno 2015 dove a settembre fu elargita una donazione alla misericordia di Arezzo per il noleggio di un ambulanza che era indispensabile per la buona riuscita di uno spettacolo.

Conclusione

Il gruppo dei Raviolai è un esempio di come dentro un Quartiere si possano fondere fatica, sudore, amicizia e divertimento, e di quanto sia importante riuscire a creare attraverso il lavoro quei vincoli di rispetto e amicizia sui quali si deve obbligatoriamente poggiare la base sociale di ogni Quartiere.

Se siete interessati a vedere o rivedere tutte le varie iniziative dei Raviolai è online da qualche anno anche il sito ufficiale “www.raviolai.it“o la pagina Facebook “La compagnia del Raviolo”.