Corrergiostra ha incontrato l’aiuto Regista del Quartiere di Porta Santo Spirito, Simone Zampoli, che nonostante la giovane età è una delle colonne portanti dell’organico Gialloblu. Ne sono conferma i numerosi riconoscimenti ottenuti nelle recenti edizioni della Giostra del Saracino con il Premio Tului compresa l’ultima edizione.

Simone da quanto tempo ricopri questo ruolo e quale è stato il tuo percorso nel Quartiere prima di ricoprire tale incarico?

Ricopro il ruolo di Aiuto Regista dall’anno 2018, prima di questo sono stato Cancelliere nei due mandati precedenti (dal 2012 al 2017), oltre ad avere ricoperto nel mandato 2018/2022 il ruolo di Addetto al Culto. A parte i ruoli ufficiali gestisco la cena propiziatoria per quanto riguarda la parte delle prenotazioni e dell’assegnazione e distribuzione dei biglietti, e questo dagli anni 2009/2010 ancora prima di entrare a far parte del Consiglio Direttivo.

Ci spieghi quali sono i compiti dell’aiuto regista e come si deve muovere all’interno del Quartiere e nei confronti del mondo giostresco.

I compiti dell’Aiuto Regista sono la gestione dei figuranti durante tutte le uscite inerenti la Giostra, i contatti e il coordinamento con il Coordinatore di Regia della Giostra (comprese le varie partecipazioni alle riunioni istituzionali), la gestione dei lucchi durante le uscite, e la collaborazione con il Maestro d’Arme per la gestione dei figuranti in piazza. All’interno del Quartiere la mia figura deve gestire i figuranti in tutte le uscite, anche in considerazione del premio Fulvio Tului, reintrodotto nel mondo della giostra dall’anno 2014 e che abbiamo vinto per ben 7 volte su 12 edizioni. Questo riconoscimento premia il Quartiere e il lavoro che facciamo anche in considerazione dell’atteggiamento dei figuranti (armoniosità, adeguatezza e attinenza scenica).

Fai parte anche del Consiglio della Giostra, quali sono i tuoi compiti? Quale è il lavoro fatto fino ad oggi? E come si abbina con il compito di Aiuto Regista che svolgi all’interno del tuo Quartiere?

Faccio parte anche del Consiglio della Giostra da quando lo stesso organo è stato creato e all’interno di questo ricopro il ruolo di rappresentante per il nostro Quartiere. Come Consiglio di Giostra il nostro compito è la consulenza della parte scenografica della Giostra e proprio per questo alcuni Quartieri hanno incaricato il proprio Aiuto Regista di rappresentarlo nel nuovo organismo. Abbiamo ideato e realizzato alcuni eventi come l’esposizione in occasione dei 90 anni della prima edizione della Giostra lo scorso anno, la nuova manifestazione per i bambini svolta in occasione di San Donato e proprio di recente una serie di incontri svoltasi nei quattro Rioni relativi ai 90 anni dalla nascita degli attuali Quartieri, oltre ad aver coadiuvato l’attuale Coordinatore di Regia Enrico Lazzeri per la stesura del libro dei palinsesti.

Quali sono gli aspetti più difficili da gestire durante la preparazione alla Giostra e la sfilata?

Gli aspetti, non tanto più difficili, ma forse più “antipatici” da gestire nel ricoprire il ruolo di Aiuto Regista sono il dover cercare di dare delle “regole” ai nostri figuranti mediante raccomandazioni a volte “noiose” per evitare comportamenti poco cavallereschi, e la miglior presentazione “scenica”, anche mediante la rimozione di tutti quegli accessori (orecchini, braccialetti, foulard ecc.) che poco hanno a vedere con la rievocazione storica. Per cercare la miglior armoniosità nel passo viene anche fatta una prova, la sera stessa della Prova Generale, con i figuranti che poi prenderanno parte alla Giostra, anche se l’idea è quella di organizzare delle vere e proprie serate per provare e migliorare il passo. Durante la sfilata della Giostra, la tensione del giorno stesso si somma a quella del compito nello specifico.

Dove e come pensi si possa migliorare con i figuranti nella sfilata e nelle iniziative collaterali?

Con i figuranti ci sono ampi margini di miglioramento, anche perché una sfilata impeccabile porterebbe solo a migliorare ancora di più la nostra manifestazione. L’idea era quella di organizzare delle vere e proprie serate per provare e migliorare il passo, ma poi quando si arriva alla Giostra le cose da fare sono sempre tante e purtroppo il tempo è sempre poco. Forse potrebbe essere un’attività da svolgere nell’inverno, anche per fare gruppo e tenere attiva la fiamma della Giostra in quei mesi dove se ne parla meno anche se per fortuna quest’aspetto negli ultimi anni è molto mutato e i Quartieri sono sempre più luogo di ritrovo.

Gianmarco Rossi